Brescia, un ko che chiarisce il vero valore: la Primavera perde punti, non sicurezze. Ora la Champions

Contro il Brescia la Primavera del Milan ha dimostrato di essere una squadra nettamente superiore alla media, nonostante la “fonte di ispirazione” sia una dolorosa sconfitta (che in campionato mancava da quasi 3 mesi). Il 3 a 2 può suonare come buona occasione per comprendere fino in fondo il vero valore dei rossoneri e la consapevolezza di essere un gruppo sano, ma non ancora al massimo della forza. L’attacco è un concentrato immenso di classe, il centrocampo è ben strutturato ed amalgamato anche se leggero, la difesa presa singolarmente è sinonimo di sicurezza, al momento però, ieri soprattutto, troppo disattenta come reparto. I ragazzi di Inzaghi hanno sprecato un assist non indifferente in termini di classifica: la vetta dell’Atalanta rimane a -4 ed il terzo posto non è più al sicuro.

E’ stato un pazzo venerdì pomeriggio, dove si è vissuta una sfida avvincente e combattuta. Ma il Milan ha dominato in lungo e in largo ed osservando la prestazione sembra impossibile che alla fine sia arrivato un ko. Il Brescia è stato bravissimo in fase offensiva, davvero niente male il duo Valotti-Morosini (e poi Comotti), e ha costruito sugli episodi il successo. Ha sfruttato al meglio gli errori difensivi del Milan ed è stato più smaliziato e concreto, costruendo la vittoria in 2 minuti (3’ e 5’). Strano ma vero, un inizio shock ed una risposta lodevole. Il gol di Di Molfetta (doppietta), abbastanza fortunoso, sembrava mettere sui binari giusti, quelli più sicuri, la “macchina” rossonera, ma non c’è stato nemmeno il tempo di riprendere la strada che era già avvenuto il sorpasso, confuso nell’1 a 1 ed irregolare (fuorigioco) nel primo vantaggio. Il Milan ha subito il doppio colpo ma non ha mai smesso di provarci: cuore e carattere non mancano mai. Tamas, Mastalli, Barisic e Vido hanno costruito e sprecato. Un passo falso immeritato, ma che fa capire che ci sono ancora dei normali limiti da correggere ed una naturale crescita ancora da compiere.

Tutto questo coccolandosi un Di Molfetta stratosferico, che adesso sembra davvero aver messo la freccia: dagli Allievi Nazionali alla Primavera, il passo è lungo ma non così tanto per chi ha delle qualità così vere e così rare. Non solo, il Brescia è servito anche per apprezzare come sempre la grinta di Mastalli, le doti uniche del baby-prodigio Vido, 16 anni, ma anche evidenziare come Barisic, grande struttura ma poca fantasia, e Cernigoi, in ombra, non stiano più funzionando come prima. Dal campionato alla Champions, martedì è in programma un incontro di fondamentale importanza contro il Celtic. Dovrebbe bastare un pareggio per garantirsi la qualificazione, difficile ma vicina e grandiosa. Per vivere una trasferta diversa servirà sicuramente più mordente e la solita anima da Milan e da Inzaghi.

(Foto in evidenza: AcMilan.com)

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