Nuovo incarico per Adriano Galliani. Il presidente Silvio Berlusconi, dopo le elezioni europee del prossimo 25 maggio, dovrà prendere un decisione definitiva sul futuro della panchina rossonera, sulla quale non siederà sicuramente Clarence Seedorf, che sarà liquidato con una spesa decisamente onerosa, ma che paga le incomprensioni con i piani alti di Via Aldo Rossi. Dicevamo di Galliani: il suo compito sarà quello di portare sulla scrivania del Cavaliere una sorta di dossier nel quale vengono analizzati pregi e difetti dei candidati a subentrare all’olandese, con la netta sensazione che il criterio di scelta più importante sarà quello economico, viste le congiunture che stanno colpendo da qualche anno a questa parte le casse rossonere.
Il Corriere dello Sport e Tuttosport, affermano concordanti che saranno sei i nomi al vaglio dell’ex Premier, alcuni particolarmente “forti”, altri in secondo piano, ma non per questo da escludere. Del primo gruppo fanno parte Spalletti, Montella e Donadoni, tutti e tre molto apprezzati da Galliani, ma molto “caro” il primo, mentre per gli altri due c’è il rischio di un braccio di ferro con Fiorentina e Parma. In secondo piano figurano, per motivi diversi, Inzaghi, Conte e Prandelli. Superpippo viene ritenuto ancora troppo acerbo ed il forte rischio di bruciarlo, potrebbe convincere il club a mandarlo a farsi le ossa in un club di Serie A amico (Sassuolo? Parma?), per poi tornare al top tra qualche anno. Conte per adesso è solo una suggestione, per altro complicatissima, e Prandelli è ancora legato alla Federazione, in attesa di capire se e quando le sue parole di rinnovo si tramuteranno in una firma.
Il presidente valuterà ogni singola candidatura, ma la decisione, soprattutto se il Milan non dovesse qualificarsi all’Europa League, non sarà immediata. Del resto la fretta ha giocato troppo spesso brutti scherzi e dalle parti di Milanello vogliono assolutamente evitare questo errore, deleterio sia dal punto di vista economico sia da quello strettamente calcistico.