Inzaghi e la scelta dei centrali: un connubio da cui ripartire presto

Dopo la sosta per l’impegno delle nazionali, il Milan di Pippo Inzaghi dovrà ripartire, con una certa urgenza, dalla difesa: le grandi squadre si costruiscono a partire dalla difesa, in particolar modo, dalla coppia centrale. Se davanti la diversificazione e l’alternanza di modulo e di interpreti possono essere visti come fattori di ricchezza, dietro urge restituire al Diavolo una coppia stabile di centrali, che consenta di interiorizzare i meccanismi difensivi e di dare sicurezza al reparto più soggetto a confezionare errori.

Il titolare della panchina rossonera dovrà cercare di assemblare e coordinare il pacchetto arretrato, che quest’anno gode di un ventaglio importante di opzioni: l’elemento imprescindibile, alla luce dei risultati ottenuti in questo avvio di stagione , sembrerebbe essere Alex (solo tre gol subiti con lui in campo), il suo arrivo ha alzato non poco l’asticella dell’affidabilità del reparto difensivo. La sua esperienza, fisicità e carisma fanno del brasiliano un potenziale leader della difesa rossonera: Zapata e Rami rappresentano le due opzioni più accreditate ad affiancarlo. Il primo per caratteristiche complementari al brasiliano, velocità e anticipo, sembra essere il più indicato ad assicurare il giusto connubio di centrali. Il secondo, fisicamente considerato un “doppione” del brasiliano, andrebbe ad aggiungere ulteriori centimetri ed esplosività al reparto.

Bonera e Mexes, per motivi diversi, sembrano essere decisamente dietro le gerarchie del tecnico. Bonera (33 anni) ha le chiavi di Milanello, è stimato da Pippo Inzaghi per essere un “uomo spogliatoio”, ma a condannare il centrale bresciano sono i risultati. Il francese è virtualmente fuori squadra, complice un atteggiamento non più tollerato a Milanello con il nuovo corso.

Sono giorni di studio per Pippo Inzaghi, dopo sei coppie di centrali diverse in altrettante partite, è giunto il momento di azzardare una coppia “standard” che consenta di porre rimedio alla mancanza di equilibrio e di ridurre al minimo gli errori individuali. Un arduo compito per il tecnico rossonero, visto e considerato che la fase difensiva dei rossoneri è stata spesso un compendio di farneticazioni e di disattenzioni a prescindere dall’allestimento della coppia centrale.

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