Inzaghi: “Basta parlare di terzo posto. Dato l’anima, ma ci manca coraggio e personalità”. Le parole a Sky, Premium e conferenza

Queste le dichiarazioni rilasciate da Filippo Inzaghi, dopo Torino-Milan (1-1).

SKY SPORT

Quando siamo andati in vantaggio abbiamo avuto un’altra palla con Montolivo non sfruttata, potevamo gestire meglio l’11 contro 11 e poi sotto di un uomo abbiamo dato tutto. Alla fine la gara era andata, ennesimo gol preso su calcio d’angolo: dovremo correre ai ripari su questo aspetto. La squadra ha sofferto, ha dato l’anima: avevo messo Alex proprio per difendere sui colpi di testa su calcio piazzato, incredibile aver preso un gol così subito dopo. De Sciglio è il terzino della Nazionale, pensavo che mettendolo a destra potesse esprimersi al meglio con il suo piede: poi Abate non stava benissimo e preferivo averlo per la Coppa Italia. Non parliamo più di terzo posto, tra poche ore si rigioca e dobbiamo fare meglio quando siamo in vantaggio, essere più presenti. Martedì con il Sassuolo vogliamo fare una grande gara. L’errore che abbiamo fatto è stato indietreggiare troppo, De Sciglio non riusciva ad andare a prendere la palla a Darmian che si abbassava molto: sapevamo che il Torino giocava bene da dietro, mettere 3 attaccanti sui loro difensori pensavamo fosse la scelta giusta e ha portato all’1-0. Questa squadra appena soffre va in difficoltà, paghiamo questo nel nostro percorso di crescita. Ci vuole più coraggio, siamo il Milan. In 10 abbiamo fatto bene, magari senza quel calcio d’angolo potevamo anche vincerla. De Jong? Per me fa molto bene il vertice basso, mi piace avere mezze ali di qualità e per questo Montolivo è adatto. Sono contento dello spirito, spero che cresciamo e miglioriamo in fretta. Quandi difendi lontano dalla tua area corri meno rischi, è ovvio ma non è facile: dovevamo fare meglio in 11 contro 11, in inferiorità numerica non potevo chiedere di più. So da dove siamo partiti e non mi sono mai illuso, eravamo arrivati ad un buon livello: il carattere c’è, manca personalità. Quando andiamo in vantaggio dovremmo essere più liberi, invece succede il contrario…”.

MEDIASET PREMIUM

Dispiace pareggiare una partita che sembrava quasi portata a casa, soprattutto perché ancora su calcio piazzato. Quello che abbiamo fatto fino adesso non basta ancora. Noi marchiamo a uomo e abbiamo 3 uomini a zona. È un problema che ci portiamo indietro da anni, ma in questa stagione stiamo facendo male con 7 gol subiti. Porteremo dei correttivi. Dopo è sempre facile parlare di chi non gioca, veniamo da una partita di soli 3 giorni fa. Abbiamo sofferto tanto, avremmo dovuto fare di più dopo il gol del vantaggio. Cosa è successo? Dobbiamo lavorare, rimboccarci le maniche. Pensavamo di aver fatto il salto di qualità, ma non è così. So da dove siamo partiti, conosco una sola parola: lavoro. Non mi sono mai illuso, non mi deprimo adesso. Dovremo lavorare per ritrovare certe convinzioni. Quando ci sono usciti con Darmian ci siamo spaventati, serve poi personalità perché lì ci siamo spaventati. Sta a me cercare di riuscirci. Destro o Osvaldo? Sono contento dell’arrivo di Cerci, volevo farlo giocare 30 minuti ma poi ho pensato di far entrare Alex. Sono già contento del suo arrivo. La non espulsione di Glik? Io guardo la partita e giudico i miei. State dicendo tutto voi, io guardo altri. Certo in 10 contro 10 sarebbe stata un’altra gara. La reazione di Muntari? Non ho visto, sarà stato scontento della sua gara. Era già ammonito e noi eravamo un uomo in meno, ho pensato di farlo uscire per non stare ancora con un uomo in meno“.

CONFERENZA

C’è rammarico, a quel punto della partita non devi prendere gol. Per noi tutte le partite sono importanti. Penso che sia bello ora rigiocare subito e dimostrare che siamo ancora il Milan che se l’è giocata alla pari con Napoli e Roma”.

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