Archiviata la sosta per le nazionali, in occasione della ventinovesima giornata di Serie A, il Milan fa tappa al Renzo Barbera di Palermo. Undicesimi in classifica, con trentacinque punti all’attivo, i padroni di casa, che figurano tra le squadre rivelazione del campionato in corso, sono una compagine ostica e compatta, che è solita scendere in campo con grinta e determinazione e mettere in scena prestazioni caratterizzate da ritmi alti e intensità. Si prospetta una gara difficile, per i ragazzi di Inzaghi, che non dovranno sbilanciarsi e che dovranno cercare di sfruttare al meglio le occasioni a loro disposizione.
Punti di forza: le ripartenze; il tridente d’attacco.
Punto debole: la difesa.
Malgrado Iachini sia intenzionato a cambiare modulo, il tallone d’Achille del Palermo rimane la retroguardia. Retroguardia che, al momento, ha subito quarantuno reti in ventotto gare di campionato ed è la sesta più battuta della competizione. I difensori esterni, Vitiello e Daprelà, hanno problemi in fase di copertura e non sempre si proiettano in avanti al meglio, tanto da essere poco precisi nell’esecuzione dei cross, mentre la coppia centrale alterna buone prove a prestazioni caratterizzate da errori riguardanti la mobilità, il senso del gioco e della posizione. Ecco allora che, qualora riuscisse a impadronirsi delle corsie laterali e fosse concreto nei momenti decisivi della partita, sfruttando al meglio le possibili amnesie del tandem Terzi-Gonzalez (quest’ultimo è reduce da un infortunio), il Milan potrebbe sfondare e avere la meglio.
Giocatore chiave: Paulo Dybala.
Attaccante completo, bravo sotto porta, in possesso di qualità tecniche, abile nello smarcarsi, nel tenere palla e nel fare salire la squadra, Dybala è il rosanero più pericoloso. Con le sue giocate e i suoi movimenti, può mettere in difficoltà (e trafiggere) la nostra retroguardia da un momento all’altro.