Le “mezze verità” di Berlusconi

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.

Se a qualcuno fosse sfuggito, nei giorni scorsi Silvio Berlusconi ha festeggiato trent’anni di proprietà del Milan. Non so se qualcuno abbia mai avuto (o mai avrà) di protrarre per giorni e giorni le celebrazioni per le sue cifre tonde. Ma, a quanto pare, dalle parti di Milanello usa così. E, quindi, giusto per non sottrarmi alla schiera degli ossequi: tanti auguri! Eppure queste giornate sono servite per far affiorare tre verità, emerse dalle parole dello stesso presidente rossonero nelle innumerevoli dichiarazioni rilasciate in giro per l’etere. Si tratta di “dati di fatto” che si celano dietro ricostruzioni “al limite”. Vediamo quali.

La prima è che Mihajlovic non sarà più l’allenatore del Milan a partire dal prossimo mese di giugno. Comunque vada a finire, Berlusconi sembra aver deciso da tempo. E le “scaramucce” tra i due sono ormai evidenti: dalla visita del patron allo spogliatoio dell‘Atalanta agli ultimatum, fino all’inquietudine dello stesso allenatore serbo che domenica si è lamentato per gli eccessivi festeggiamenti verso il suo presidente. Capitolo chiuso e tanti saluti. Anche col terzo posto. Anche con la Coppa Italia in bacheca.

La seconda verità è che Mr. Bee giace “in coma profondo”, proprio come definì la trattativa il buon Carlo Festa del Sole24Ore. Berlusconi ha ammesso che la prima cordata presentata dal thailandese si è sbriciolata. Colpa della crisi della borsa cinese? Può darsi. Se dessimo per buona questa versione, la cosa certa è che Bee sta tentando di rimettere insieme i cocci di un vaso che era già troppo delicato fin dall’inizio. Tanti saluti anche a lui, a quanto pare.

La terza verità è il pentimento (nuovo) per il ritorno di Mario Balotelli. Addebitare a Mihajlovic l’operazione architettata lo scorso agosto con Mino Raiola è un’altra delle grandi operazioni di comunicazione di Berlusconi. Chi ci crede, alzi la mano. Spiace solo che SuperMario faticherà davvero a trovare una nuova strada dalla prossima estate. Un grande peccato per un talento che c’è e solo a sprazzi abbiamo potuto apprezzare.

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