Lazio: Parolo guerriero e ali on fire, ma la difesa…

Domenica sera, in occasione del posticipo della trentesima giornata di campionato, il Milan ospita la Lazio di Stefano Pioli. I biancocelesti sono una squadra imprevedibile e discontinua che, pur disponendo di un buon potenziale, è solita alternare buone prove a prestazioni a dir poco deludenti, eliminazione dall’Europa League, per mano del modesto Sparta Praga, docet. Insomma, malgrado disponga di giocatori di tutto rispetto, nell’annata in corso, i biancocelesti non hanno trovato continuità di rendimento, stazionano all’ottavo posto della classifica e potrebbero terminare la loro stagione con un pugno di mosche in mano. Il tutto a patto che, contro il Diavolo, non riescano ad aggiudicarsi la posta in palio.

ROMA , 22/08/2015 - CAMPIONATO DI CALCIO SERIE A 2015 / 2016 - INCONTRO LAZIO - BOLOGNA NELLA FOTO : FOTO SILVIA LORE'/INFOPHOTO

Punti di forza: Lulic; gli interni di centrocampo; le ali.
Sulla corsia mancina, i biancocelesti possono contare su Senad Lulic, esterno rapido e resistente, capace di spingere con continuità, saltare l’uomo, avere la meglio in numerosi uno contro uno e proporre traversoni interessanti. Inoltre, a centrocampo, Pioli dispone di due interni, Danilo Cataldi e Marco Parolo, che sono in grado di svolgere bene le due fasi, recuperare palloni, interdire a dovere fare filtro, garantire dinamismo, inserirsi tra le linee e tentare la conclusione dalla distanza. Ma non finisce qui. La Lazio può fare affidamento anche su due esterni offensivi di alto livello, Antonio Candreva e Felipe Anderson, che, pur disponendo di caratteristiche diverse, sanno creare superiorità numerica e saccheggiare le zone di competenza. Mentre il primo è un corridore infaticabile, dotato di senso del gioco e propensione all’incursione e al tiro da fuori, il brasiliano è un giocatore tecnico, possiede un ottimo dribbling ed è molto bravo nello stretto. I difensori laterali del Milan sono avvisati.

Punti deboli: la difesa; la continuità di rendimento.
Il tallone d’Achille di una Lazio alla ricerca della continuità nei risultati e, di certo, il pacchetto arretrato. La coppia centrale capitolina, orfana di De Vrij, non fornisce stabilità a lungo termine, è solita offrire prestazioni rivedibili, evidenzia gravi problemi riguardanti la mobilità, il senso della posizione e il mantenimento della giusta concentrazione e fatica nella lettura dello sviluppo delle azioni. Insomma, qualora il centrocampo concludesse la benzina, i due centrali biancocelesti potrebbero sbandare con continuità. Meglio non va sulla fascia non protetta da Lulic che, nonostante giochi sempre a sinistra, contro il Milan, potrebbe essere proposto a destra. Eccezion fatta per il lottatore bosniaco, infatti, i biancocelesti dispongono di una batteria di terzini a dir poco rivedibile, composta da laterali spesso assenti in fase di spinta e poco efficaci in fase di contenimento. Dovendo poi aggiungere che l’intera squadra incontri gravi problemi nel mantenimento di un rendimento costante e convincente, capiamo come i rossoneri si trovino nelle condizioni di aggiudicarsi la contesa senza troppi problemi.

Giocatore chiave: Marco Parolo.
Mediano roccioso, forte sotto l’aspetto fisico, capace di farsi valere in qualsiasi circostanza, di rompere le trame avversarie e di aggiudicarsi numerosi contrasti, il mastino originario di Gallarate è bravo anche nell’impostare le azioni, nel muoversi tra le linee e nel tentare lo strale dalla trequarti. Se non dovesse deludere le aspettative, fornirebbe alla Lazio quella compattezza e quella solidità necessarie per vincere gli incontri.

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