Lo strano caso di Balotelli: titolare senza gerarchie

Balo will be back. Dopo l’imbarazzante sconfitta di lunedì contro un Verona ultimo in classifica e matematicamente retrocesso due ore più tardi, in seguito alla vittoria del Carpi con l’Empoli, la notizia più interessante che arriva da casa Milan è quella che vorrebbe Super Mario in campo dal primo minuto domenica prossima con il Frosinone. Notizia che non è mai banale quando riguarda il numero 45 rossonero. Già, perché per quanto nelle ultime gare abbia dimostrato maggior impegno e sacrificio, Marione non può certo vantare ottimi numeri e grandi prestazioni a suo favore e di conseguenza appare molto suggestiva la scelta di mister Brocchi di voler puntare a tutti costi su di lui.

E’ vero: Balotelli è senza alcun dubbio l’attaccante tecnicamente più dotato tra quelli a disposizione del neo tecnico milanista, anche perché ormai di promessa non si può più parlare, e anche quello che attraverso la sua qualità migliore, ossia il tiro da fuori, può risolvere le partite di un Milan che, al momento, fatica a macinare gioco ed occasioni e che di queste opportunità deve indispensabilmente tenere conto. Ma dall’altro lato è allo stesso modo innegabile che l’attuale sia la peggior stagione in carriera dell’ex Manchester City, il quale, con l’attenuante del lungo infortunio al pube, ha segnato solamente due reti e si è reso protagonista più per le strigliate ricevute dall’ex allenatore Mihajlovic piuttosto che per le prodezze sul rettangolo di gioco. Nonostante questo, nell’attesa di capire se ci sarà o meno il famoso riscatto dal Liverpool, dalla società un diktat si alza chiaro: Mario deve fare meglio, deve impegnarsi, ma soprattutto deve giocare.

I tifosi, dal canto loro, legittimamente si domanderanno: perché proprio lui al fianco di Bacca? Ok, Niang, una delle poche note positive di questa annata rossonera, è out per infortunio e con ogni probabilità non riuscirà a far parte di coloro i quali sfideranno la Juventus in finale di Coppa Italia. Ma c’è Menez, lunedì autore della rete del vantaggio a Verona e soprattutto Luiz Adriano il quale, anche se dopo la vicenda di mercato che lo ha visto praticamente accasarsi in Cina e poi catapultato nuovamente a Milanello ha accusato un evidente calo nelle prestazioni, ad inizio stagione ha dimostrato di essere il giocatore più compatibile al colombiano, il quale giocando da prima punta, preferisce un compagno più dinamico e disposto al sacrificio come l’ex Shaktar. Ma a questo punto non rimane che affidarsi alle scelte di Brocchi, le quali rispetto a quelle dell’ex tecnico serbo paiono essere più vicine a quelle della società, e sperare che Mario, magari sentendo l’odore di baguette e formaggi francesi, si risvegli e torni a diventare Super.

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