Ovvietà per il Milan: aspettare non porta acquisti. Anzi…

Inutile ripetere quanto l’assenza dalle competizioni europee stia danneggiando il Milan in questa sessione di mercato, e altrettanto inutile dirsi che la firma sul preliminare di vendita sarà firmato settimana prossima di settimana in settimana. E così, mentre il Milan resta immobile, la Juventus si rinforza e le società che hanno contatti col Milan sparano cifre spropositate.

Adriano Galliani, che fa del suo meglio con niente in mano, strappa accordi e promesse a destra e manca, ma domanda e offerta non collimano mai dato lo svantaggio di partenza nelle trattative. Se vengono offerti 20 milioni per Musacchio, il Villareal ne chiede 25. Se vengono offerti 4 milioni per Sosa, il Besiktas ne chiede 8. In un gioco al rialzo che nuoce al Milan e che fa scattare aste al rialzo dal quale le squadre di partenza ne possono solo beneficiare: vedi la vicenda Marko Pjaca. Il Milan ci ha provato, la Dinamo ha alzato l’asticella e chi ha potuto permetterselo se l’è preso, la Juve.

pjaca agente gallianiOra pare che anche Piotr Zielinski, centrocampista dell’Udinese, il quale avrebbe acconsentito ad un accordo preliminare col Milan, stia lasciando la strada rossonera per il ritorno prepotente del Liverpool. Anche in questo caso Pozzo, patron dei friulani, alle promesse del Milan preferirebbe i soldi dei Reds. Niente di strano: il Milan ha perso tutto il lavoro d’anticipo che sta dietro ad un acquisto con la maggior parte dei suoi obiettivi.

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