Galliani dice praticamente addio al Milan: nessun rancore, ma il giusto rispetto per chi ha fatto la storia del Milan

20 febbraio 1986 – novembre 2016: il cammino iniziato insieme si concluderà insieme. Adriano Galliani saluterà il Milan insieme a Salvio Berlusconi, di cui è stato braccio destro per oltre trent’anni dalle parti di Milanello e col quale ha portato nella bacheca rossonera 28 trofei (di cui 13 internazionali), oltre ad un numero incalcolabile di Campioni. Come evidenzia La Gazzetta dello Sport nella sua edizione odierna, l’addio al Milan è per una metà una soffertissima scelta personale, per l’altra una necessità, dato che nel contratto di acquisto del club di Via Aldo Rossi da parte della cordata cinese confluita nella Sino-Europe Sports Investment è sancito l’obbligo per tutti gli amministratori attualmente in carica al Milan debbano dare le dimissioni, per lasciare il posto, come è giusto e normale che sia, agli uomini di fiducia dei (futuri) nuovi proprietari.

Non a caso, gli investitori orientali hanno già nominato un nuovo amministratore delegato, nella persona di Marco Fassone, e Galliani è pronto a farsi da parte senza polemiche e senza rancori, con rispetto come ha detto lui ieri prima di Milan-Pescara. Del resto, uno che negli ultimi 30 anni ha avuto quasi i pieni poteri nel club rossonero, controllando tutti gli aspetti, sportivi e non, della società non può restare come semplice consigliere o consulente. Nessuna presunzione o rabbia nei confronti della nuova proprietà, semplicemente il dovuto rispetto a chi ha scritto, in modi molto diversi tra di loro, la storia di uno dei club più titolati al Mondo.

Galliani e Montella

Ma quale sarà il futuro di Galliani? Lui vuole rimanere nel Mondo del calcio, che è quello a lui più familiare: perciò ha declinato l’invito a tornare ai vertici di Fininvest e perciò al momento la strada più probabile è quella che porta alla presidenza della Lega di Serie A. Ma occhio ai corteggiamenti delle big d’Europa, a cui un Galliani nel motore può solo che fare comodo.

 

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