Juve: potenziale offensivo e concretezza, ma l’interdizione e Dani Alves…

Questa sera, in occasione del primo anticipo della ventottesima giornata di campionato, il Milan sarà di scena allo Juventus Stadium. I bianconeri, che occupano il primo posto della classifica, con ben otto lunghezze di vantaggio nei confronti della Roma, e si trovano a pochi passi dall’accesso alla finale di Coppa Italia e ai quarti di finale di Champions League, sono una squadra solida, compatta, cinica e concreta che, tuttavia, presenta anche qualche piccola lacuna.

Punti di forza: il potenziale offensivo.
Il 4-2-3-1 adottato da Massimiliano Allegri permette alla Vecchia Signora di esaltare il proprio potenziale offensivo. Malgrado non sia sempre continuo all’interno dei novanta minuti, Paulo Dybala è infatti un attaccante mobile, dotato dal punto di vista tecnico, in possesso di personalità, abile nell’uno contro uno, propenso alla conclusione da fuori e concreto sotto porta. Punta prolifica in fase realizzativa è anche Gonzalo Higuain che, pur non essendo ancora in forma e faticando nel lavoro sporco, nella stagione in corso, vanta uno score da ventitré gol in trentasei presenze. Infine, Mandzukic è dotato di forza fisica, resistenza e stacco di testa, sa rendersi pericoloso sulle palle inattive ed è in grado di coprire a dovere la corsia di sinistra, mentre Pjaca, fantasista che annovera nel proprio repertorio importanti qualità tecniche, sta migliorando partita dopo partita e sta iniziando a essere decisivo.

Punti deboli: l’interdizione; la fascia destra; la fase difensiva di Alex Sandro.
Nonostante i continui ripiegamenti di Mandzukic, in mediana, Khedira e Pjanic potrebbero non riuscire a interdire con regolarità e a fare il filtro necessario. Mentre il tedesco dispone di esperienza ma fatica a risultare dinamico, l’ex facitore di gioco della Roma manca di grinta e di fisicità e spesso soccombe negli scontri in prossimità della zona nevralgica del terreno di gioco. Meglio non va sulla fascia destra. Dani Alves, infatti, sta evidenziando un rendimento del tutto deludente, risulta discontinuo in fase di spinta e palesa gravi problemi in fase difensiva, tanto da lasciare spesso libera la corsia di competenza e da faticare dal punto di vista fisico e tattico. Infine, sulla mancina, Alex Sandro, pur spingendo con continuità ed efficacia, non sempre copre a dovere e, se puntato, può concedere numerosi spazi.

Giocatore chiave: Leonardo Bonucci.
Dal momento che la Juventus dovrebbe scendere in campo con un modulo nel complesso offensivo, per l’economia e l’equilibrio della squadra, sarà importante il lavoro dei due centrali, Bonucci e Benatia, che potrebbero essere costretti a fare gli straordinari. Nella fattispecie, il numero diciannove dei bianconeri è chiamato a una prova di maturità, a ben coordinare l’intero reparto, a rimanere concentrato per l’intero arco di gara, a sopperire alle mancanze dei due centrocampisti arretrati e a fornire solidità e compattezza. Ci riuscirà?

Impostazioni privacy