CONFERENZA STAMPA/ Gattuso: “Io aziendalista? Stronzate. La squadra non è solo grinta, esprime un buon calcio. Se giocassi con le due punte…”

Dai nostri inviato a San Siro: Roberto Palmiero e Giulia Cannarella

Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa al termine di Milan-Sampdoria. Ecco le sue dichiarazioni riguardo:

Sulla crescita tecnica della squadra: “Questa è una squadra che a livello tecnico è importante, ha le qualità e lo stiamo vedendo. La partita l’abbiamo preparata ieri alle 17.30 perché venivamo dalla trasferta di coppa e oggi abbiamo provato a metterli in difficoltà con i cambi di gioco di Calhanoglu e Suso e le sovrapposizioni terzini. La paura era quella di non farmi capire in così poco tempo, ma i ragazzi hanno assorbito subito quello che volevo. L’allenatore è una componente importante, ma se poi non hai gente che ci mette la voglia non vai da nessuna parte”.

Sulla difesa: “Oggi prima di venire qua ho visto sette minuti al pc col ragazzo che cura la difesa. Stasera stavamo sempre sui 25 metri, non abbiamo permesso di attaccare la profondità. Sono da 5 anni che alleno, ma ho fatto tanto copia-incolla da Giampaolo, abbiamo gli stessi concetti. A noi ci piace giocare tanto a palla coperta, non mi piace che i centrocampisti si inseriscano e lascino scoperti la difesa”.

Sui giocatori che giocano meno: “Io difendo tutti, Musacchio è stato 45 minuti a scaldarsi nel tunnel. Io difendo sempre tutti. Anche Borini stasera è andato via con la faccia arrabbiata perché non ha giocato nonostante abbia segnato nelle ultime due gare. In questo momento io devo essere onesto con loro, ma ho bisogno di tutti. Ho bisogno dell’atteggiamento che ha avuto oggi Musacchio. Anch’io da giocatore a volte mi sono arrabbiato, ma domani devono essere tutti sorridenti”.

Sulla classifica: “Ho pensato che stasera era una partita difficile, con una suaqdra che nelle ultime otto partite ha fatto sempre gol, avevo paura anche perché giovedì ho fatto poco turn over. Dopo la partita di Coppa Italia con la Lazio un po’ di paura mi era venuta: come faccio a gestire una squadra ogni tre giorni? Ma stasera la squadra ha dimostrato che ha corso fino all’ultimo minuto”.

Su André Silva: “Montolivo oggi ha fatto una buona prestazione, non giocava da 4-5 partite, non ha più giocato da Firenze dove ha fatto una bella partita. Qualcuno dice che io sono aziendalista che faccio giocare solo i giocatori che servono a preservare il patrimonio, dice delle stronzate: io metto sempre la squadra che può darmi il meglio. So che André Silva è forte ed è vero che è colpa mia che non gli do spazio, è difficle buttarla dentro giocando 20-25 minuti. Ma André Silva è quello di stasera: quantità, qualità, ha fatto salire e respirare la squadra. Ma non lo dico io: lo dice quello che ha fatto a Porto, con la sua Nazionale, la cifra per cui è stato pagato. Se un giorno cambierò e giocherò con due attaccanti centrali, potrà trovare sicuramente più spazio”.

Sull’aspetto tattico: “Mi sembra riduttivo parlare solo spirito squadra. Abbiamo espresso un buon calcio, abbiamo limitato le loro giocate senza permettergli di trovare la mezzapunta che poteva imbeccare i due attaccanti Non so neanch’io qual è il mio Milan: deve essere una squadra senza paura, che fa girare la palla, ci deve essere grande rotazione. Abbiamo voluto imbucare all’inizio, poi abbiamo cambiato gioco. Abbiamo cambiato gioco più volte. Per battere gli avversari non basta solo il palleggio, ma anche una buona preparazione tattica”.

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