Questione stadio, Maran: “Milan e Inter, posizioni diverse ma…”. Lunedì l’incontro

Il tema è caldissimo: se ne parla da tempo, ma ad oggi la situazione sembra ancora tutta da definire. Il futuro di San Siro, l’eventuale costruzione di una nuovo stadio, suscitano la passione dei tifosi, l’interesse del mondo del business e qualche preoccupazione negli ambientalisti. Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica, ha spiegato a Mi-Tomorrow Live – in onda ogni ‪mercoledì alle 13.30‬ su Milanow – quale politica si sta perseguendo a Palazzo Marino per adeguare Milano alle grandi città europee.

Maran, cosa si aspetta dall’incontro con Milan e Inter di lunedì? «Quando si parla di calcio, la visibilità è alta perché un po’ tutti ne siamo appassionati. Sinora il Comune ha lavorato molto con le due squadre di Milano per riqualificare San Siro, ricordo i lavori effettuati per ospitare la finale di Champions League del 2016. Ora il punto è che se vogliamo restare tra i primi 5-6 stadi europei ci vogliono investimenti da parte delle squadre». San Siro può continuare a ospitare entrambe le squadre? «Su San Siro ci sono posizioni diverse tra Inter e Milan». Il Milan sembra il meno interessato a restarci. «Il Milan sta considerando entrambe le opzioni, infatti ci ha chiesto consiglio su quale possa essere una nuova sede: abbiamo consigliato la zona tra Rogoredo e Porto di Mare per le infrastrutture di cui è dotata la zona, c’è la metro, la tangenziale vicina, la stazione, insomma è molto ben servita. Non è l’unica soluzione possibile, potremmo prendere in considerazione altre aree».

Qual è la posizione del Comune? «Dobbiamo ricordarci che Inter e Milan sono società che nel calcio hanno un ruolo di primo piano, hanno cambiato proprietà, stanno cercando di ammodernarsi e di capire come investire nel modo migliore. Noi siamo sempre al loro fianco». ‪Da chi sarà coadiuvato all’incontro di lunedì?‬ «Assieme all’assessore al Bilancio Tasca e allo Sport Guaineri incontrerò le delegazioni di entrambe le squadre, con cui abbiamo comunque un dialogo costante». Sarà un incontro decisivo? «Non mi aspetto una fumata bianca, l’obiettivo è sondare il terreno». Nel 2002 la Juventus acquistò i diritti di urbanizzazione per 99 anni per 25 milioni di euro: era l’operazione per la nascita dello Juventus Stadium. È possibile questa iniziativa anche a Milano? «Lo stadio è un aspetto importante dell’economia cittadina. Aspettiamo di vedere le proposte, potrebbe anche venire meno il discorso cessione»

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