Il direttore generale del Sion, club svizzero che allenò Gattuso qualche anno fa, Marco Degennaro, ha parlato del momento di Rino ai microfoni di TuttomercatoWeb.com. “Sono molto contento per quel che sta facendo, ma non sono sorpreso. Gattuso è una garanzia, poi è chiaro che quando si sceglie un tecnico bisogna assumersi il rischio, il Milan l’ha fatto e i risultati gli stanno dando ragione. Rino era un predestinato per voglia, grinta, conoscenza, capacità, leadership. Cose fondamentali per un allenatore. A mio avviso queste caratteristiche in lui erano evidenti, in più Gattuso è una persona eccezionale, speciale”.
“Rino allenatore? L’idea è nata perché Rino è sempre stato un allenatore in campo. Un trascinatore, un leader. Oltre ad essere un giocatore tatticamente molto intelligente, capace di aiutare i compagni di squadra. Per cui il passaggio dal rettangolo di gioco alla panchina è stato quasi naturale. Quando c’è stata la necessità di cambiare gli abbiamo chiesto di prendere per mano il gruppo che peraltro già lo seguiva in maniera incredibile. Perché, vede, Gattuso ha questa grande capacità di coinvolgerti e trasmetterti quelle che sono le sue idee”.
“Passo indietro con la Primavera? Più che un passo indietro direi una necessità di stabilità. A Sion era in un ambiente sereno, poi la carriera l’ha portato ad affrontare situazioni particolari: penso a Creta o a Pisa dove si doveva occupare non solo di questioni tecnico-tattiche. Credo che il ritorno al Milan, se pur in Primavera, sia stata una necessità di tornare a casa, in un ambiente in cui ci si poteva dedicare al calcio”.
“Allenatore grintoso e niente più? Non sono d’accordo. È un grandissimo conoscitore di calcio, sa trasmettere le sue idee. È chiaro poi che chiunque migliora con l’esperienza, che in questi anni ha accumulato. Per me è stato un privilegio aver lavorato con lui, perché è una persona eccezionale”.