Cinque punti (e 250 milioni) in meno dell’anno scorso

Mi viene il dubbio che la linea di Fassone e Mirabelli sia quella giusta, perchè la maggior parte dei milanisti crede ancora alle loro parole nonostante una stagione che definire fallimentare è poco. Lasciamo pure perdere tutte le congetture sulla proprietà, che avrebbe dovuto essere emanazione diretta addirittura del governo di Pechino o, nella peggiore delle ipotesi, espressione di una cordata composta dai più importanti e facoltosi investitori d’Oriente. Lasciamo anche perdere i piani legati a sponsorizzazioni multimilionarie mai arrivate dalla Cina. Rimaniamo invece esclusivamente sugli aspetti tecnici.

Ad oggi il Milan ha cinque punti in meno rispetto a un anno fa e occupa la medesima posizione in classifica. Se dovesse finire ora il campionato, il Milan sarebbe in Europa League, proprio come un anno fa. C’è ancora la finale di Coppa Italia da giocare contro la Juve, l’anno scorso era stata vinta la Supercoppa contro i bianconeri. Ciò significa che nella migliore delle ipotesi la stagione che sta volgendo al termine ricalcherebbe in toto quella passata. Ribadisco: nella migliore delle ipotesi. Peccato che il paragone lo facciamo con il più scalcagnato e modesto Milan dell’era Berlusconiana. Peccato che in mezzo ci siano 250 milioni spesi malissimo e una sequela interminabile di illusioni. Peccato che invece di lottare per le posizioni di vertice il Milan sia stato abbondantemente superato da una formazione, la Lazio, che ha venduto invece che comprare, e che adesso si giochi il sesto posto con un’altra formazione, la Fiorentina, che l’estate scorsa non aveva nemmeno i soldi per pagare gli stipendi. E pensare che i nostri dirigenti proprio da Lazio e Fiorentina hanno preso, strapagandoli, i migliori giocatori dell’anno scorso. Loro li hanno sostituiti rinforzandosi, noi li abbiamo comprati senza avere alcun beneficio.

La “scusa” numero 1 che ci ripetono da settembre, cioè da quando si cominciava a delineare una stagione totalmente diversa da quella prefigurata, è che la rosa era talmente ridotta male che c’era bisogno di un massiccio intervento sul mercato. Peccato che a nove mesi di distanza i migliori di questa annata risultino proprio i “residui” dell’anno scorso. Non a caso per fare “plusvalenza” e tappare la voragine del bilancio, verranno venduti proprio Suso e Donnarumma, due gioielli presi a costo zero dalla passata gestione. Non a caso non c’è uno e dico uno dei nuovi acquisti che ha reso in proporzione al costo. Senza arrivare al “pacco” Andrè Silva potremmo citare l’evanescente Chalanoglu (pagato una media di 10 milioni a gol), il modesto Rodriguez (ditemi qual è la differenza rispetto ad Antonelli) oppure uno come Bonucci, che con Romagnoli infortunato, si fa ammonire per proteste e salta la delicata sfida con il Napoli. Tra l’altro senza lasciare strascichi perchè non lo fa rimpiangere nemmeno il vecchio e legnoso Zapatone.

La “scusa” numero 2 è che la colpa era tutta di Montella e della sua preparazione. A parte il fatto che il principesco contratto triennale a Montella l’hanno siglato proprio Fassone e Mirabelli, Gattuso sicuramente ha fatto molto bene. Ma lui stesso ha sempre fatto capire che il valore della rosa è quello che è. Lui stesso si è appoggiato alla vecchia guardia per ridare un minimo di solidità e compattezza. E ha chiesto a tutti un immane sforzo fisico. Ma appena il Milan ha smesso di andare a 200 chilometri orari sono venuti fuori tutti i limiti di una squadra quasi totalmente priva di soluzioni offensive, niente male dopo aver speso 250 milioni. Lo dicevo quest’estate e lo ribadisco adesso: nessuno, nella parte destra della classifica ha un reparto d’attacco spuntato come quello del Milan. Ed è una cosa inaccettabile dopo quel po’ po’ di soldi spesi.

La “scusa” numero 3 a un certo punto della stagione è diventato Donnarumma. E’ distratto, Raiola lo condiziona, pensa solo ai soldi. Ebbene contro il Napoli Gigio, l’unico vero campione che abbiamo in rosa, ha sfoderato la parata più bella dell’anno, che, purtroppo ha consegnato lo scudetto alla Juve. Speriamo che non ci vada anche lui.

Dicevamo, a questo proposito, della credibilità che mantengono ancora Fassone e Mirabelli. Chi può pensare che con Reina già contrattualizzato, Dommarumma rimanga a fare il vice dello spagnolo o viceversa. Tra l’altro gli unici a godere di questa vicenda sono i tifosi del Napoli che non ne potevano più dell’ex Liverpool. “Faremo un colpo di mercato che illuminerà il Duomo“, ribatte Mirabelli, incurante di illudere i tifosi. Del resto Fassone e Mirabelli, assistiti dalla solita corte dei miracoli, hanno già cominciato a stilare bilanci di questa stagione definendola positiva. A questo posso anche crederci. Per loro è stata sicuramente positiva. Uno ha fatto il suo esordio come ad e l’altro come ds. Hanno fatto esperienza. Siccome ci sono tifosi felici dei due gol di Andrè Silva, del sesto posto e della cessione di Donnarumma fanno bene a proseguire su questa strada. Io, da milanista, mi auguro che presto li fermi qualcuno, o qualcuna. Purtroppo non so chi.

Impostazioni privacy