Milan-UEFA: terminata l’udienza di Nyon, sentenza attesa nel weekend. Ribadite le garanzie di Elliott

Come riferito poco fa da Sky Sport, si è conclusa da pochi minuti l’udienza – durata circa due ore – del Milan davanti alla Camera giudicante UEFA, composta da cinque membri. Il verdetto, e le eventuali relative sanzioni, è atteso entro il prossimo weekend. Così come riferiva stamane l’edizione odierna del Corriere della Sera però, c’è da tenere in considerazione la possibilità che la camera giudicante possa addirittura rinviare la pratica alla camera investigativa per un ulteriore nuovo patteggiamento. Yonghong Li e Fassone dunque dovranno attendere ancora qualche giorno prima di conoscere le sorti del club rossonero, relativamente al mercato estivo e in particolare alla partecipazione alla prossima Europa League.

Nel corso dell’udienza durata circa due ore, come filtra da fonti del club citate dall’agenzia Ansa, il Milan ha espresso tutte le motivazioni per cui ritiene la sanzione più dura, ossia l’esclusione dalle coppe europee, una punizione ingiusta. La difesa del club è entrata nel merito dei numeri, della gestione corrente e della continuità aziendale che, è stato sottolineato dal fronte rossonero, è garantita da Elliott, il fondo che ha concesso al proprietario Yonghong Li il prestito ponte da 303 milioni di euro in scadenza a ottobre. La Camera giudicante, spiegano le stesse fonti, ha ascoltato con attenzione senza esprimere giudizi di merito. La delegazione rossonera era composta dall’ad Marco Fassone, la Cfo Valentina Montanari, l’avvocato e consigliere rossonero Roberto Cappelli e altri due legali, fra cui Andrea Aiello che ha seguito un anno fa l’acquisto del Milan, oltre al responsabile della comunicazione del club Fabio Guadagnini.

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