Gazzetta • Alle origini del fenomeno Suso: “Studioso e riservato, e in campo era di un’altra categoria”

Quella di stasera sarà una sorta di partita “in casa” per Jesus Suso, visto che Siviglia dista poco più di un’ora d’auto da Cadice, città natale dell’uomo più in forma del Milan. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport fa un viaggio nell’infanzia dell’ex Liverpool: a cinque anni Suso inizia a giocare nel Portuario, per poi trasferirsi dopo un anno al Berchmans, una fucina di talenti nella zona. Non a caso, infatti, in quel periodo lo cerca proprio il Betis, ma i suoi genitori preferiscono farlo crescere “in casa” e quindi va a giocare col Cadice, dove vi resterà per quattro stagioni prima del grande salto chiamato Liverpool, fortemente voluto da Rafa Benitez.

La Rosea ha poi intervistato il suo primo allenatore, Josè Luis Huerta: “E’ sempre stato un ragazzo con la testa sulle spalle. Andava bene a scuola, era riservato, silenzioso, serio. E in campo era fenomenale: colpiva bene con entrambi i piedi, faceva sempre la scelta giusta, aveva un controllo magnifico, un ultimo passaggio intelligente e sapeva leggere bene partite e avversari. Era di un’altra categoria“.

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