Le esigenze del fondo. E quelle dei tifosi

Se c’è un’Inter che ancora deve annunciare i propri colpi, ma con un Antonio Conte già sul ponte di comando, dall’altra sponda del Naviglio il Milan sembra ancora in attesa. Sistemate le caselle societarie, annunciato Marco Giampaolo (e liquidato Marco Fassone definitivamente), ora bisogna cominciare a fare sul serio. Tradotto: l’attesa è tutta rivolta all’ufficializzazione di qualche acquisto. Almeno questa sembra essere la sensazione dei tifosi.

C’è, però, da capire quanto Elliott voglia davvero spendere. Ivan Gazidis, il giorno dopo l’addio di Rino Gattuso e Leonardo, era stato piuttosto chiaro: gente giovane, da far crescere e magari monetizzare. Con il chiaro intento di centrare la Champions e mettere in fretta il club sul mercato. Al netto di quel che accadrà con l’Uefa e la probabile rinuncia all’Europa League a mo’ di baratto.

Nei giorni su queste pagine e sui social di SpazioMilan si sono accese furiose critiche di fronte ad uno scenario che vedrà una società attenta sul mercato quanto oculata. D’altronde qualcuno dimentica in fretta che a gennaio il Milan fu la società che spese più soldi per gli acquisti di Paquetà e Piatek, accentrando di nuovo l’attenzione dell’Uefa per lo sforamento del Fair Play Finanziario. Chi pensa che la proprietà si scatenerà in campagna acquisti, si sbaglia. Non è per smorzare l’entusiasmo, ma è la logica dei fatti. Elliott non è un tifoso affezionato al Milan. E’ un fondo d’investimento che si è trovato un club di Serie A per le mani per aver prestato soldi, non restituiti, ad un fantasma cinese. Non va dimenticato. Poi magari arriverà il grande colpo. Ma c’è da scommettere che se davvero accadesse, sarà partito un big.

Impostazioni privacy