Giampaolo prepara il suo futuro, domani si gioca la panchina, Piatek rivede il passato

Per Marco Giampaolo è tempo di risultati: bel gioco, spirito e giovani. È quanto scrive la Gazzetta dello Sport, oggi. Il tecnico abruzzese a Marassi si giocherebbe una grande fetta di permanenza in rossonero. È certo che se il Milan dovesse uscire sconfitto, la situazione si complicherebbe e l’ex Sampdoria lascerebbe anzitempo Milanello.

ALLA RICERCA DELL’ALLENATORE PERFETTO

L’ identikit dell’allenatore cercato in estate era questo: una garanzia di bel gioco e interpreti da valorizzare per costruire qualcosa di stabile nel tempo. Figura che ad inizio stagione pareva Marco Giampaolo, ma che dopo questa serie di risultati negativi sia prestazionali che sportivi si sarebbe trasformata in un tutt’altro. Tale figura per certo versi sarebbe un mix di qualità di molti allenatori: dal pragmatismo di Rudi Garcia all’esperienza di Claudio Ranieri, dalla grinta di Gennaro Gattuso al bel gioco di Luciano Spalletti, al saper valorizzare e crescere i giovani di Wenger. Scelta difficile da prendere per la società ma che per il momento resta una sola ipotesi. Giampaolo sa che contro il Grifone potrebbe essere l’ultima sua partita e per questo motivo darlo per spacciato sarebbe un errore.

PIATEK IN CERCA DI GOAL E CONVINZIONE

Krzysztof Piatek ormai è diventato un serio punto interrogativo. Il Pistolero oltre a non saper più sparare su azione, non si sarebbe per nulla integrato nel gioco di Marco Giampaolo. Domani rivedrà i grandi ricordi che lo hanno lanciato in Serie A, prima con la maglia del Genoa, poi con la maglia del Diavolo, conquistando la fiducia e passione di molti tifosi. Fiducia che in questo momento si sarebbe affievolita. Le performance del polacco stentano a farsi notare, tant’è che lo stesso tecnico abruzzese l’ha fatto accomodare in panchina a San Siro contro il Brescia e a Marassi non sarebbe addirittura certo di una maglia da titolare, dopo l’esplosione di Rafael Leao e la voglia di mettersi in luce di Ante Rebic, dopo i soli 63 minuti disputati sin ora, partendo oltretutto da subentrato. Le statistiche rispetto alla scorsa stagione sarebbero impressionanti in negativo: con il Genoa, Piatek sarebbe già a quota 8 reti con 12 tiri; oggi parliamo di solo 2 sigilli (su rigore) e di 7 tiri nello specchio della porta. Un fantasma che vuole rinascere e per certi versi potrebbero essere i suoi goal a salvare lo stesso Giampaolo.

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