Il Milan prova a ripartire: tutti sotto esame. Giampaolo studia la rinascita

La crisi di risultati ha condannato il Milan nelle zone basse della classifica. Un lungo colloquio nel post partita di Milan-Fiorentina con la dirigenza ha confermato il tecnico rossonero, chiamato al riscatto sul campo nella gara di Genoa. Il Club non esclude perĂ² possibili cambi alla guida in corso d’opera, per questo Giampaolo è stato anticipatamente allertato. Sei punti in sei gare significano solo crisi, ma non c’è spazio per sentenze prima di aver visto il vero gioco di mister Giampaolo. Il tecnico, infatti, chiede tempo per il suo progetto con giovani di prospettiva, non ancora pronti e calcisticamente preparati per il gioco di qualitĂ . L’impressione, infatti, è che lo spirito di Giampaolo non sia ancora presente sul rettangolo verde e le trame di gioco del tecnico non siano ancora presenti nei meccanismi della squadra. Giampaolo non ha mai pensato alle dimissioni, neanche dopo tre sconfitte consecutive. Verso l’obiettivo, a testa alta, giocando a calcio. Romagnoli, a nome della squadra, ha ribadito la piena fiducia nel tecnico, confermando l’armonia che si respira a Milanello. Fuori dal campo funziona tutto, in attesa dei risultati sul rettangolo verde. A partire da Genova.

NOVITĂ€ – Il Milan ha perĂ² archiviato la possibilitĂ  di stupire l’avversario. Giampaolo ha infatti integrato in squadra gli acquisti che avranno un posto da titolare nell’undici di partenza. Theo, Bennacer e Leao, con risultati differenti, hanno ormai trovato il loro posto in squadra. Contro il Genoa, spazio a Duarte in coppia con Romagnoli a causa dell’assenza dello squalificato Musacchio, espulso nella gara contro la Fiorentina. Giampaolo dovrebbe confermare il resto dei titolari, con Leao che ha conquistato il suo posto lĂ  davanti. Dubbio Bennacer, non convincente – come il resto della squadra – in mezzo al campo. Contro il Genoa, il tecnico e il suo Milan avranno a disposizione un solo risultato. Una vittoria che chiuderĂ  le ferite di un avvio non da Milan, povero di idee ma anche di punti.

NUMERI – I numeri del Milan parlano chiaro: i rossoneri hanno subito ben otto reti in sei giornate, realizzandone tre. Diciotto cartellini gialli e tre rossi, per un Milan spesso nervoso, scarico e poco lucido sotto porta. Un problema collettivo, di organico e di insieme. Nessuno escluso, i rossoneri devono ritrovare la via della vittoria per non perdere le redini di una stagione non ancora compromessa.

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