Tutti ai piedi di Ibra

In casa rossonera sono convinti di aver fatto tutto quello che era possibile per convincere Zlatan Ibrahimovic a tornare al Milan. E, come sottolinea il Corriere dello Sport, i dirigenti l’hanno fatto sconfessando la strategia iniziale che prevedeva un rigido paletto sulla carta d’identità dei giocatori da andare ad ingaggiare. Ora, insomma, tocca allo svedese scegliere: in Italia può andare al Milan, ma anche al Bologna o al Napoli. Piazze diverse, con ambizioni differenti, ma con progetti stimolanti per vari aspetti.

Il Milan è convinto che il momento difficile che la squadra sta attraversando potrebbe essere la “molla” decisiva per uno scatto d’orgoglio del giocatore svedese. Dal canto suo, ieri Sinisa Mihajlovic ha scandito i tempi, parlando di una decisione del bomber non prima del 10 dicembre. Non solo. C’è da dire che né il Milan, né il Bologna, hanno un piano B nel caso in cui Ibra decidesse di intraprendere altre strade.

La Gazzetta dello Sport, ricordando l’impegno imprenditoriale nell’Hammarby, club di Stoccolma del quale lo svedese ha preso il 25% della proprietà, è convinta che il ritorno in Europa sia ormai assicurato. Il focus resta sulla sua volontà e sulle condizioni fisiche. Il Milan non può fare altro che attendere, sapendo che difficilmente si può migliorare l’offerta di sei milioni netti per questa stagione e altrettanti per la prossima, oltre ai vari bonus. E il problema dei gol, in casa rossonera, è sempre più urgente.

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