SOS attacco. Un reparto da ricostruire

Premesso che la dirigenza del Milan ha dimostrato di avere ottime idee e di saper lavorare in silenzio e lo sta già facendo, non possiamo non porre l’attenzione sulla situazione attuale del reparto avanzato.

LA TREQUARTI – Al momento, rispetto allo scorso anno, non possiamo contare su Brahim Diaz tornato dal prestito al Real Madrid. Con Calhanoglu virtualmente fuori per il contratto in scadenza e non ancora rinnovato, abbiamo un ruolo totalmente scoperto. Sugli esterni servirebbe più qualità e gol ma al momento con Rebic, Leao e Hauge a sinistra e Saelemaekers e Castillejo a destra, almeno numericamente siamo coperti.

ATTACCO ASSENTE – Le noti dolenti sono in attacco. Ad oggi nel primo giorno di ritiro potremmo non avere nessun attaccante di ruolo. La notizia dell’operazione al ginocchio di Ibra (auguri di pronta guarigione al campione svedese) e i tempi di recupero destano un po’ di preoccupazione. Vero è che da un punto di vista clinico potrebbero essere pronto per la prima di campionato ma a 40 anni, con un’operazione alla cartilagine del ginocchio e senza preparazione estiva, quanta autonomia potrebbe garantire? Il grande dubbio amletico. L’acquisto di Giroud deve essere imminente ma non più da considerarsi come alternativa ad Ibra. Il centravanti francese deve essere il punto di partenza al quale aggiungere un altro attaccante.

Concludo con la stessa premessa d’apertura. Convinto delle idee chiare della dirigenza ma bisogna battere un colpo perchè l’emergenza numerica e tecnica c’è ed è reale.

Impostazioni privacy