“La riduzione della capienza negli stadi è un errore, vi spiego perché”: il virologo fa chiarezza

La decisione di qualche giorno fa di ridurre la capienza negli stadi a soli 5000 posti, non è andata giù a tanti. Basti pensare che il Venezia, con questo provvedimento, avrà più persone all’interno dello stadio, dato che il 50% previsto in precedenza, equivaleva a 4998 posti a sedere. Il virologo Bassetti ha voluto dire la sua.

Capienza stadi, Bassetti, parole

“Per me è un errore, un colpo difficile da digerire per chi si è vaccinato con doppia o tripla dose e che magari si è abbonato. Hanno deciso di limitare la capienza senza differenziare tra impianto e impianto. Poi oltretutto gli stadi sono luoghi sicuri, se fanno applicare le regole come green pass e mascherine”.

“Lo dissi a suo tempo che i calciatori dovevano essere vaccinati tra i primi, il calcio è un settore dove la vaccinazione deve essere obbligatoria, fanno un lavoro a rischio contagio. Il Covid per i calciatori vaccinati è come una forma di influenza, dove si devono usare gli stessi strumenti contro le influenze: se hai sintomi, ti tengo a casa i giorni necessari, se non hai i sintomi allora evitiamo di fare milioni di tamponi. Torniamo a gestione un’infezione come abbiamo sempre fatto. Basta con questi tamponi, che rischiano di bloccare il calcio ma anche tutta l’Italia”.

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