Giroud: “Ho sempre amato il Milan”, poi svela il punto di svolta della stagione

Olivier Giroud, complici i numerosi infortuni di Zlatan Ibrahimovic, è diventato il centravanti titolare del Milan. L’attaccante del Milan ha conquistato i tifosi del Milan a suon di gol e di prestazioni incredibili.

Con le sue reti, i rossoneri hanno conquistato anche il 19esimo scudetto della loro storia.

Giroud, per raccontare la sua esperienza a Milano, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Dazn.

Giroud Milan
Olivier Giroud

Di seguito quanto evidenziato:

“Da quando ero piccolo sono stato sempre innamorato di questo club. Sono molto orgoglioso e felice di quello che ho fatto fino ad oggi ma voglio sempre di più”.

Rituale pre partita?
“Lo faccio sempre, prego. Lo facci oda 10 o 15 anni. Ho bisogno da farlo prima della partita“.

La partita con l’Atalanta è come un crash test?
“Dopo gennaio eravamo delusi. Avevamo bisogno di una partita per rialzarci e l’abbiamo fatto contro il Torino Tottenham e Monza. L’Atalanta ora è una partita importantissima perché anche loro sono in corsa per la Champions”.

Ti ricordi un tuo gesto tecnico?
“In questa stagione mi viene in mente il mio gol contro lo Spezia. Era un’emozione pazzesca perche era molto importate vincere. Penso che anche il derby di andata era una bellissima partita. Io voglio ritrovare quel livello di qualità che ha la nostra squadra. Vogliamo vivere una partita di questo tipo”.

Cosa pensi quando provi un gesto tecnico come la rovesciata?
“È istinto ma ho lavorato anche tanto in allenamento. Mi piace fare la rovesciata, la volée. Ho studiato anche con Van Basten e Papin. Anche Sheva era tra i miei esempi.
Anche Ibra? “Sisi anche lui è molto bravo in questo tipo di finalizzazione (ride ndr).

Milan-Roma?
“Fino a questo momento pensavamo di poter sognare lo scudetto. Questa partita è stata il punto di svolta della nostra stagione. Fa male. Per un periodo abbiamo subito gol alla prima occasione ed eravamo un po’ intimoriti”.

Hai avuto qualche dubbio sul rinnovo con il Milan?
“Assolutamente no, dobbiamo stare uniti. Spero che l’obiettivo sia continuare insieme e di trovare un accordo”.

Il gesto con De Ketelaere?
“In questi momenti difficili è importante dare sostegno ai propri compagni. Io volevo che lui facesse gol contro il Tottenham. Lui il gol lo ha segnato, ma io ero in fuorigioco e per un attimo ho pensato che fosse colpa mia. Spero che lui segni lì a Londra contro il Tottenham”.

Chi sarà il capocannoniere?
“Osimhen, per forza. Lui fa tutto bene e ha una fiducia molto alta”.

Qual è il momento di cui sei più orgoglioso in carriera?
“Contro la Polonia, quando ho battuto il record di Henry e sono diventato il capocannoniere della Francia”.

Lo stadio più bello in cui hai giocato?
“Quello del Tottenham”.

Difensore più difficile?
“Van Dijk, anche se comunque ho segnato qualche gol”.

La sorpresa della Serie A?
È sempre difficile, ma credo il Torino che è molto duro da affrontare. Quest’anno anche il Napoli che è troppo forte sia in campionato che in Champions”.

La sconfitta più dura?
“La supercoppa perché è un trofeo e ho perso la finale del mondiale qualche settimana prima e stavo aspettando quel giorno per alzare il trofeo”.

Idolo da bambino?
“Il mio idolo da bambino era di Dio, il mio giocatore preferito era Sheva”.

Sheva era a Milanello, vorresti una foto con lui?
“Lui mi scrive e siamo amici. Abbiamo parlato tanto. Ho festeggiato la mia 100esima presenza con la Francia contro di lui e ho fatto doppietta”.

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