Stadio Milan a La Maura? Si decide entro marzo, pronto maxi investimento

Nelle ultime settimane tiene banco la questione stadio tra Milan e Inter, il progetto di un nuovo stadio in comune tra le due società ormai è solo un ricordo con Gerry Cardinale deciso a costruire un nuovo impianto nell’area dell’Ippodromo La Maura abbandonando così di fatto il progetto della Cattedrale con la famiglia Zhang.

Il fondatore di RedBird ha già incontrato il sindaco di Milano Beppe Sala mostrando l’enorme interesse per quella zona, interesse accompagnato da una fretta piuttosto impellente tra i vertici rossoneri per portare al termine questo progetto che vede l’esclusione della società nerazzurra.

Stadio Milan
Stadio Milan

La decisione sullo stadio entro marzo

La decisione definitiva del club rossonero sullo stadio, secondo Il Sole 24 Ore, arriverebbe entro fine marzo, probabilmente già tra due settimane sapremo il verdetto finale sulla questione che costerà alle casse rossonere un investimento tra i 600 e i 700 milioni di euro per un impianto di circa 70mila posti.

Si è espresso così il noto quotidiano economico che ha riportato i prossimi passi della presidenza rossonera per la riuscita di questo progetto che porterebbe il Milan allo stesso livello dei grandi club Europei:

“A metà marzo i tecnici del Milan incontreranno i vertici comunali per chiedere la possibilità di avviare il nuovo progetto in quest’area da 750 mila metri quadrati. Il terreno doveva essere ceduto da Snaitech all’imprenditore Federico Consolandi, per realizzare un investimento immobiliare; tuttavia quest’ultimo sarebbe già pronto a cederlo al Milan”.

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La facilitazione deriva dal fatto che il terreno ha già una finalità sportiva, quindi al momento non sembra debba esserci una complicata variante al Pgt (il piano urbanistico del Comune). Nessuna variante dunque, ma un accordo di programma tra Regione Lombardia, Comune di Milano e squadra interessata, che dovrà passare dal voto del consiglio comunale come un piano urbanistico attuativo. Ma l’assenza di modifiche alle finalità del terreno mette al riparo, almeno in teoria, da tempi eccessivamente lunghi”. 

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