Calabria: “Sognare è lecito, siamo il Milan”, poi sul derby di Champions e sul duello con Kvaratskhelia

Protagonista indiscusso nella cavalcata allo Scudetto della passata stagione, oggi Davide Calabria è un simbolo per i rossoneri: classe 1996, Calabria ha cominciato ad indossare la maglietta rossonera nelle giovanili e non se l’è più tolta.

Nella doppia sfida ai quarti di Champions contro il Napoli è stato uno dei migliori, e ora per Calabria è arrivato il momento di sognare. Il terzino rossonero è stato intervistato da DAZN nel format “1 vs 1”, uscito proprio oggi sul canale ufficiale della piattaforma.

Intervista a Calabria: Champions League, Euroderby, compagni

Davide Calabria ha parlato così sulla qualificazione alla semifinale, dopo aver battuto il Napoli:

Per noi sono stati importanti lo spirito di sacrificio e l’altruismo, in campo siamo stati davvero uniti: saper soffrire insieme, anche nei momenti più delicati della gara, abbiamo reagito alla grande tutti insieme. Se qualcuno aveva difficoltà, c’era subito un altro a dargli una mano.

Il commento sulle voci tra andata e ritorno e sui fuochi d’artificio dei tifosi partenopei:

Non ci piace parlare molto di episodi prima della partita, non è nel nostro stile e non ci attacchiamo a queste cose. Provare a destabilizzarci non è servito: a questi livelli non conta, ma conta solo quello che viene fatto in campo e il sudore che ci mettiamo ogni giorno per questa maglietta. Ho sentito i fuochi: mi sono svegliato, ho fatto una risata e sono tornato a dormire.

La rivelazione sul duello con Kvaratskhelia:

Penso siano state le due partite migliori della mia carriera. Ho fatto molto bene e sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto nelle sfide di Champions e quella di campionato. Sicuramente il duello mi ha gasato, mi piace giocare contro giocatori del livello di Kvara: parliamo di un ragazzo arrivato da pochi mesi ma che sta dimostrando di essere un futuro fenomeno.

Calabria Champions League

Il messaggio da Capitano alla squadra dopo la qualificazione:

Ho provato un senso di orgoglio per questa squadra perché ci siamo goduti il sacrificio. Non sempre è facile riuscire ad affrontare ogni secondo all’interno di una partita, ma siamo riusciti a passare le sofferenze di una gara importante come quella. Dopo la partita eravamo contenti, abbiamo festeggiato, cantato e ballato. Ora però arriva la parte finale di stagione che è la più importante, abbiamo degli obiettivi da raggiungere.

La sfida con l’Inter e il sogno Champions League:

Abbiamo voluto tanto questa partita, sarà una sfida affascinante e bellissima. Penso che ce la siamo meritata sul campo e non vedo l’ora di affrontare questa gara. Sognare è lecito: ho iniziato a giocare a calcio sognando di alzare la Champions League, adesso che mancano tre partite sarebbe da stupidi non sognare. Io son qua che mi alleno tutti i giorni, fatico tutti i giorni: noi siamo il Milan, siamo abituati a vincere trofei. E’ una sfida incredibile in un contesto, la semifinale di Champions, che è ancora più importante.

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