Champions, un Milan tatticamente perfetto ingabbia il bel gioco del Napoli

Negli ultimi mesi non è raro sentire opinionisti pontificare dai loro programmi in streaming che il successo di una squadra è legato al proprio allenatore e alla visione di gioco che dà al gruppo. Quando i sorteggi di Champions League hanno tirato fuori il doppio scontro tra Napoli e Milan, molti tifosi e addetti ai lavori hanno dato per spacciato il team rossonero. Come sottolineato dallo stesso Pioli: “Ci davano per spacciati”.

Il Milan è stato dipinto come un club senza storia, come se si approcciasse a partite del genere da quest’anno e che le notti europee non facessero parte del bagaglio di una squadra che in bacheca può vantare 7 Champions ed in società ha un elemento come Paolo Maldini.

Ieri sera al Maradona si è vista una squadra mantenere il controllo del gioco, come un pugile esperto che ha il centro del ring contro un giovane sfidante talentuoso e di belle speranze, ma privo di esperienza negli incontri che valgono un titolo importante. “Ci è mancata un po’ di esperienza nei momenti cruciali”, così Spalletti ha commentato nel post partita.

Un Milan sempre attento ingabbia l’armata di Spalletti

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I rossoneri si sono presentati a Napoli con lo stesso modulo dell’andata: un 4-2-3-1 che ha visto Bennacer nel ruolo di trequartista e Leao e Diaz sulle fasce pronti ad accompagnare l’unica punta Giroud. Il numero 4 ha caricato la squadra sulle spalle, dando geometrie e movimenti giusti anche in una posizione più avanzata rispetto al solito ruolo da regista.

Altra chiave di Pioli per sbloccare la gara è stata infondere ai giocatori una tranquillità da veterani, con la squadra di Spalletti che al contrario era in balia dell’euforia e dell’ansia di dover ribaltare subito il risultato, come se si dovessero recuperare 3 gol e non uno solo.

I recuperi palla e i contrasti di Kjaer e Krunic nelle rispettive zone di campo hanno permesso al Milan di ripartire con ferocia grazie alle galoppate di Leao, dominante sulla fascia sinistra. L’azione che ha portato al vantaggio rossonero ne è la dimostrazione.

I rossoneri arrivano in semifinale meritatamente e dimostrano che vincere le partite con la tattica e con un’ottima costruzione difensiva non è un’eresia, ma una qualità importante.

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