L’ex Milan non ha dubbi: “Inter favorita sulla carta!”, poi incorona Tonali

In terra milanese questa mattina il risveglio ha tutto un altro sapore, sia per la Milano rossonera e sia per la Milano nerazzurra.

Sarà una giornata particolare, fatta di ansia e paura, ma anche gioia e trepidazione, per lo sport più bello del mondo e per una delle partite più belle in assoluto. Di fronte Milan e Inter, le due squadre del capoluogo lombardo, pronte a sfidarsi in Europa, in semifinale di Champions League, come vent’anni fa, ma anche diciotto anni fa.

In quelle due occasioni, semifinale del 2003 e quarti di finale del 2005, a spuntarla furono i rossoneri, questa sera (considerando anche il ritorno) si spera nel ‘non c’è due senza tre, da un lato, ma anche alla vendetta, dall’altro.

Tutti pronti allora, o forse, per il primo atto, in uno stadio che si tingerà di rossonero questa sera, salvo poi trasformarsi in nerazzurro la prossima settimana, in vista del ritorno.

Milan e Inter, come un tempo, in Champions League, tornate a tenere alta la bandiera italiana in Europa, a dare al calcio italiano quello che si merita.

A parlare del match ci pensa uno che di Milan ne capisce eccome, Ariedo Braida, intervistato a La Gazzetta dello Sport.

Oltre al big match di stasera, l’ex dirigente del Milan parla anche del passato e di quella semifinale del 2003.

Le parole

 

Sul gol di Shevchenko nel 2003:

Lo ricordo come irripetibile, segnò cadendo, contrastato, con la voglia di vincere. Sheva in Ucraina faceva i percorsi militari con Lobanovski, lì o vivi o muori e lui ha scelto di vivere.

Su quel derby:

Probabilmente è stata la settimana più tesa della mia vita. Un derby così lascia il segno, si ricorda per sempre. Non dimenticherò mai e avrò stampato nella testa il gol di Shevchenko e il polpaccio di Abbiati

Sul derby di stasera, invece, dice:

Sulla carta l’Inter è favorita, a maggior ragione se il Milan non avrà a disposizione Leao. Lui è troppo forte, decide le partite da solo.

Su Tonali:

Credo sia il leader di questa squadra, è un po’ come Gattuso: l’espressione di chi vuole arrivare anche se non ha più forze

Su quale giocatore toglierebbe all’Inter per renderla più debole è sicuro:

Dico Lautaro Martinez

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