Milan, il confronto con i tifosi finisce nel mirino della Procura Figc: il motivo

Il Milan ieri pomeriggio è nuovamente crollato al Picco di La Spezia. Una sconfitta pesante, prima della sfida di ritorno contro l’Inter, che complica maledettamente i piani dei rossoneri in vista di un posto valido per la prossima Champions League.

La squadra di Pioli ha messo in mostra una prestazione deludente e non all’altezza degli ex Campioni di Italia che adesso rischiano seriamente di restare fuori dalla prossima edizione della massima competizione europea.

Al termine della sfida Pioli e i calciatori sono stati chiamati a rapporto dai tifosi del Milan, presenti nel settore ospiti, che hanno incoraggiato la squadra chiedendo l’impresa in vista del derby di ritorno.

Faccia a faccia con i tifosi al vaglio della Procura Figc

Secondo quanto riporta Ansa, però, il faccia a faccia avvenuto al termine della partita con i sostenitori rossoneri è finito al vaglio della Procura della Federcalcio.

Infatti, occorre verificare se la predica di un capo ultras della Curva Sud del Milan sia stata una minaccia o un semplicemente incoraggiamento a superare questo momento di difficoltà.

Il Codice di Giustizia Sportiva della figc, spiega Ansa, infatti, vieta le “gogne pubbliche” a cui i calciatori si sottopongono per compiacere le frange più estreme delle varie tifoserie

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