“Io come Pioli…”: Milan, la frecciatina velata di Dest

Sergino Dest è tornato a parlare della sua esperienza al Milan di Pioli e di quello che è successo in quei mesi al club.

Se si parla di giocatori dimenticabili al Milan il nome di Sergino Dest figura sicuramente tra questi. Nei mesi in cui l’americano è arrivato al Milan Stefano Pioli era forse in uno dei migliori periodi rossonero. Dal post-scudetto ala semifinale di Champions League raggiunta contro i cugini interisti.

Tra prestazioni anonime e il basso impiego in campo Dest è tornato a parlare della sua avventura rossonera, durata poco, e del rapporto con Stefano Pioli. Ai microfoni di Gianluca Di Marzio l’attuale giocatore del PSV ha detto la sua opinione su quel periodo calcistico non positivo.

Dest e le parole sul Milan

Il terzino 23enne torna sull’esperienza italiana spiegando cosa può non essere funzionato all’interno della rosa rossonera.

dest, le parole sul milan
Dest e le parole sul Milan – Lapresse -Spaziomilan.it

Arrivato nel Settembre 2022 al Milan Sergino Dest è stato un giocatore finito nel dimenticatoio dei tifosi rossoneri appena terminata la sua esperienza a Milano. Difatti il terzino, arrivato in prestito dal Barcellona, finita la sua unica stagione italiana ha fatto subito ritorno in Spagna per essere subito dopo girato in Olanda, al PSV.

Un giocatore anonimo per il Milan che non è mai stato capace di lasciare il segno e, a gianlucadimarzio.it, l’americano torna a parlare della sua esperienza italiana e di cosa non ha funzionato in quei mesi:

Non sono arrabbiato e non ho nulla contro il mister Pioli. Sono cose che accadono. Però penso che quando giocavo non facevo così male.

Così esordisce il terzino. Un basso impiego che lo ha portato a totalizzare appena 14 presenze di cui solamente 8 in Serie A e il ruolo di terzino che era serrato dai già titolarissimi Calabria e Theo su entrambe le fasce. Difatti l’americano è capace di ricoprire entrambe le corsie ma non c’è stato nulla da fare a Milano con una concorrenza elevata.

Continua poi così:

Ho certamente delle colpe che mi assumo così come l’allenatore, sono però cose che rimangono negli spogliatoi. Non seguo più le partite del Milan, ora sono al PSV e penso solo a questo club.

Così conclude il 23enne che senza peli sulla lingua ammette che le cose non sono andate come previste. Come da lui detto l’esperienza è stata subito archiviata e messa alle spalle. Difatti ora, al PSV, dove ha anche messo a referto due assistenze, l’impiego del giocatore è più alto mettendo quindi più minuti nelle gambe rispetto che a Milano.

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