In casa Milan continua a tenere banco il caso Theo Hernandez. Il terzino rimane un enigma, ma Paulo Fonseca sembra avere le idee chiare a riguardo.
Chiudere il 2024 con il bottino pieno per affacciarsi al 2025 con il sorriso e soprattutto con fiducia, verso un anno che si prospetta lungo e pieno di insidie. È questo il diktat imposto da Paulo Fonseca a Milanello. Non si possono mettere da parte le incognite che rimangono in casa Milan, ma si sa, che non c’è miglior cura della vittoria in circostanze come queste, in primis per i tifosi.
La contestazione del popolo rossonero non si è spenta, ma un successo domani sera e, chissà, un viaggio pieno di sorprese in Arabia Saudita in chiave Supercoppa potrebbero galvanizzare l’ambiente ed essere il presupposto per iniziare una “nuova” stagione a partire dall’anno che verrà. Questo è l’auspicio di Fonseca il cui futuro, nonostante la società sia ancora dalla sua parte, rimane appeso ad un filo.
Il tecnico finora si è imposto con le proprie scelte pesanti così come non banali, ma adesso ciò che chiedono i piani alti sono i risultati. Malgrado la situazione complicata, secondo “La Gazzetta dello Sport”, l’allenatore potrebbe andare avanti per la sua strada ed escludere dall’undici titolare Theo Hernandez.
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Dalle ultime sedute a Milanello, emerge come Terracciano potrebbe essere preferito al francese in vista del match che chiude l’anno solare. Vien da sè, tuttavia, chiedersi chi rimpiazzerà Rafael Leao, ancora indisponibile. La scelta di Fonseca potrebbe quindi ricadere su Mattia Liberali, schierato sulla trequarti, sulla sinistra, con Reijnders avanzato alle spalle di Abraham e Chukwueze sulla destra.
Rimarrebbe sguarnito la posizione al fianco di Youssouf Fofana. Ed ecco un’altra suggestione clamorosa. Alla prima convocazione dopo l’infortunio rimediato a settembre, la Rosea parla di un’immediata titolarità per Bennacer, appena rientrato ma già in grande spolvero secondo gli addetti ai lavori. Decisioni non scontate che rendono ancora più enigmatico il caso Theo Hernandez. Il numero 19 ha ancora un allenamento, quello odierno, per far cambiare idea a Fonseca. Negli ultimi giorno l’atteggiamento dell’ex Real Madrid è apparso giusto, ma non si può dire altrettanto per la prestazione di Verona.
Qualcosa di più, inoltre, emergerà dalla conferenza di oggi pomeriggio del tecnico, il quale nell’ultima occasione aveva indicato la condizione non eccezionale come motivazione della seconda esclusione di fila, che con l’eventuale mancata titolarità di domani, salirebbe a tre, infittendo, per dirla in maniera “giallesca”, il caso.