Il Milan sta per ufficializzare l’arrivo di Walker, ma ci sono già molte perplessità su quello che potrà essere il suo rendimento in rossonero.
La prima tappa di un lungo tour de force, quella dell'”Allianz Stadium”, non ha sicuramente rispettato le aspettative dei tifosi rossoneri. Il k.o. sotto il profilo non solo del risultato, ma anche del gioco, è stato l’ennesimo passo indietro di una stagione che continua a rivelarsi discontinua per il Milan. Ma di certo non c’è tempo per piangersi addosso. Mentre il calciomercato sta entrando nel vivo, Leao e soci devono pensare alla partita con il Girona, fondamentale per evitare i playoff di Champions League a febbraio.
Milan, si entra nel vivo del mercato: Walker in arrivo
Si può ormai dire che Conceiçao sia pronto ad inserire nell’organico Kyle Walker, in arrivo in prestito con diritto di riscatto dal City. Proseguono, invece, le ricerche di un nuovo attaccante da affiancare ad Abraham e Morata, con Santiago Gimenez che al momento sembra aver superato di gran lunga Rashford e Joao Felix. Nel frattempo arrivano i primi giudizi sul centrale inglese, con Luigi Garlando, penna de “La Gazzetta dello Sport”, che ha storto il naso di fronte al colpo annunciato da Fabrizio Romano.
Il giornalista della rosea ha espresso come di seguito il suo parere nel podcast “La Tripletta”:
“Posso esprimere le mie perplessità sull’acquisto di Walker? 34 anni, un campionato ed una stagione negativa. Responsabile di tanti gol, compreso quello di McKennie contro la Juventus. Vita, diciamo, disordinata fuori dal campo negli ultimi anni. Il Milan aveva bisogno di un giocatore così?”
Milan, dubbi sull’affare Walker: Garlando esterna le proprie perplessità
Dubbi esternati anche sull’intera squadra di Conceiçao:
“Torniamo a quello che dicevamo all’inizio: questo Milan, che fatica a trovare le motivazioni, che, diceva Fonseca, si allena male, che, dice adesso Conceiçao, non ci mette tutto, manca un’anima nello spogliatoio. L’errore è stato nella costruzione, non creare un gruppo solido. Le non squadre non si fanno vedendo dove può giocare in campo quel giocatore, ma anche mettendo in spogliatoio dei leader etici e morali. Il Milan l’ha sempre fatto”.
Dichiarazioni che quindi bocciano non solo lo spogliatoio e i vertici della piramide rossonera, ma anche Kyle Walker stesso che, dopo una vita trascorsa in Inghilterra, comincerà una nuova vita in Italia.