Il nuovo direttore sportivo del Milan sarà quasi sicuramente Fabio Paratici, che oggi ha incontrato Furlani: l’esito dell’incontro.
Sono ore calde, caldissime, sulla sponda rossonera di Milano. La dirigenza di via Aldo Rossi è al lavoro senza sosta e nei prossimi giorni metterà nero su bianco il nome del nuovo direttore sportivo del club, una figura che manca da quando Paolo Maldini ha lasciato l’incarico. Non si tratta di un ruolo qualunque: il nuovo ds avrà sulle spalle la responsabilità di orchestrare le operazioni di mercato, scovando talenti e occasioni da capogiro per rinforzare la rosa rossonera. Non solo: dovrà collaborare gomito a gomito con Giorgio Furlani, amministratore delegato, e Zlatan Ibrahimovic, il cui carisma è un’arma in più per il progetto Milan. Insomma, un compito non da poco, che richiede esperienza, fiuto e una visione chiara.
Il nome che spicca in cima alla lista della dirigenza è quello di Fabio Paratici, un volto noto nel panorama calcistico italiano e internazionale. Proprio oggi, 1° aprile 2025, si è tenuto un incontro cruciale a Londra tra l’ex direttore sportivo della Juventus e Furlani. I due si sono seduti attorno a un tavolo per discutere non solo dei dettagli contrattuali, ma anche del futuro sportivo del Milan: quali strategie adottare, come muoversi sul mercato e come ridare slancio a una squadra che vuole tornare ai vertici. Un summit che, secondo le indiscrezioni, ha acceso i riflettori sulle ambizioni rossonere.
Direttore sportivo Milan: perché Fabio Paratici è in pole position
Fabio Paratici non è un nome qualunque. Con un passato da protagonista alla Juventus, dove ha messo a segno colpi come quelli di Cristiano Ronaldo e Matthijs de Ligt, e un’esperienza internazionale al Tottenham, l’ex ds bianconero porta con sé un bagaglio di competenze che fa gola al Milan. Secondo Luca Bianchin, firma autorevole della Gazzetta dello Sport, l’incontro londinese tra Paratici e Furlani si è concluso poche ore fa senza la tanto attesa fumata bianca. “Niente firma stasera”, ha twittato il giornalista, “perché resta una distanza su alcuni punti”. Eppure, la trattativa sembra essere a un passo dalla svolta: le parti si rivedranno presto, forse già domani, per limare gli ultimi dettagli e arrivare all’accordo definitivo. I tifosi attendono notizie, sperando che Paratici possa essere l’uomo giusto per aprire un nuovo ciclo vincente.

Ma cosa rende Paratici così appetibile? Oltre alla sua esperienza, c’è la sua capacità di coniugare grandi nomi e giovani promesse, un mix che potrebbe fare la differenza per il Milan. Pensiamo agli anni d’oro juventini: da Pogba a Dybala, Paratici ha dimostrato di saper costruire squadre competitive. Certo, non mancano le ombre, come la squalifica legata al caso plusvalenze (terminata a luglio 2025), ma il suo ritorno in Italia sembra ormai una questione di ore.
Se Fabio Paratici dovesse davvero approdare al Milan, il mercato rossonero potrebbe prendere una piega intrigante. La squadra ha bisogno di rinforzi mirati, soprattutto in difesa e a centrocampo, per colmare le lacune emerse in questa stagione. Paratici, con il suo fiuto per i talenti e i contatti internazionali, potrebbe puntare su nomi di spicco ma anche su giovani di prospettiva, magari pescando dalla Serie B o dai campionati esteri.
Fabio Paratici Milan: i prossimi giorni decisivi per il futuro rossonero
I prossimi giorni saranno un vero banco di prova per la dirigenza rossonera. Come riportato da Bianchin, la trattativa con Paratici è a un bivio: o si chiude entro questa settimana, o il Milan potrebbe virare su altre opzioni, come Igli Tare o Tony D’Amico, nomi che circolano da tempo ma che al momento sembrano in secondo piano. La sensazione, però, è che Paratici sia il prescelto, e non solo per il suo curriculum: la sua visione internazionale e la conoscenza del calcio italiano potrebbero essere la chiave per riportare il Milan nell’élite europea.

Intanto, i tifosi sognano in grande. Sui social, e in particolare su X, c’è chi già immagina una campagna acquisti stellare e chi, con un pizzico di scetticismo, si chiede se Paratici riuscirà a replicare i successi juventini. Una cosa è certa: il suo arrivo segnerebbe un cambio di passo, un segnale forte di una società che non vuole più vivacchiare ma tornare a dettare legge. E mentre Londra diventa il teatro di questa trattativa, Milano aspetta con il fiato sospeso. Perché, come dice il detto, “chi ben comincia è a metà dell’opera”: e il Milan, con Paratici, potrebbe essere pronto a riscrivere la sua storia.