Mister Massimiliano presenta il big match contro la Juventus di Igor Tudor: il tecnico rossonero manda un chiaro messaggio alla squadra.
Il Milan torna sotto i riflettori della Serie A per un altro big match, uno dei grandi classici del calcio italiano. Dopo aver messo ko il Napoli a San Siro, domani sera i rossoneri metteranno piede sul rettangolo verde dell’Allianz Stadium per misurarsi contro la Juventus di Igor Tudor. La compagine lombarda, prima in classifica con Roma e Napoli, sta vivendo un ottimo momento, sia sul piano della forma che in termine di risultati.
La squadra rossonera arriva da cinque vittorie consecutive, l’ultima contro il Napoli. Una striscia positiva che il Milan vuole confermare e allungare facendo risultato a Torino. Diverso il discorso per la Juventus, reduce da quattro pareggi di fila. Una tendenza che la Vecchia Signora vuole invertire, tornando a vincere domani sera contro il Milan. Alla vigilia della sfida, ha parlato il grande ex della gara, Massimiliano Allegri.
Juve-Milan, Allegri presenta il match: messaggio chiaro alla squadra
Allegri ha iniziato la sua conferenza stampa pre Juve-Milan dichiarando: “Domani sarà una partita bellissima, per noi è molto importante fare bene contro una squadra che lotterà fino alla fine per i primi quattro posti. Faremo tutto il possibile per passare una bella sosta. Ho vissuto la settimana normalmente, quello che conta è la partita. Gli otto anni che ho passati alla Juve me li porto dentro di me. Affronteremo una squadra che non ha mai perso, con ottimi giocatori e un grande allenatore. Ogni volta che vado in panchina e un’emozione, viviamo per queste gare. Noi dovremo essere concentrati sull’obiettivo finale, indipendentemente da domani. Dobbiamo tornare a giocare la Champions. Per fare questo bisogna tornare a lavorare, mancano ancora tanti punti. Ci saranno dei bei momenti, ma anche dei periodi brutti. Ma dobbiamo stare sereni e lavorare in totale serenità”.

Allegri ha poi specificato: “Non c’è alcuna rivincita personale con la Juventus. Devo solo ringraziarli, sono stato fortunato nel passare otto anni in bianconero. Ho conosciuto un sacco di persone, è stata una grande esperienza soprattutto umanamente. Domani sarà una bellissima partita. Tecnicamente dovremo essere bravi. Con il Napoli abbiamo difeso bene, ma potevamo dare di meglio come nella situazione sul rigore. Pareggio? Per raggiungere nelle prime quattro ci vuole un minimo di punteggio. L’importante è fare una bella prestazione, affrontiamo una squadra con intensità e che ha sempre fatto gol. Ha giocatori importanti, sono solidi in difesa”.
In seguito, Allegri ha fatto chiarezza su Tomori, Leao e Bartesaghi: “Come sta Tomori? È a disposizione, ha avuto un risentimento all’adduttore. Leao? Ha fatto una buona settimana, è la prima dal 17 agosto. Sta crescendo di condizione, ma domani va alzato il livello di attenzione per uscire da Torino con un buon risultato. Bartesaghi? Ho fiducia nel giocatore, domani da quella parte lì può darsi che giochi lui”.
Allegri ha continuato facendo chiarezza sul progetto e su Rafael Leao: “Progetto a lungo termine? Si parla tanto, nel calcio conta vincere le partite. Sono quelle che ti portano lontano. Dubbi di formazione? La prima valutazione è da fare su Tomori. Oggi vedo l’allenamento e poi decido chi far giocare. Leao? Sui social non l’ho visto, me l’hanno mandato. Ha voglia di fare, Leao non è nelle mie mani. C’è un detto che dice: “Aiutati che Dio ti aiuta”. Lui ha grande voglia di fare. La squadra ha bisogno di lui e lui ha bisogno della squadra”.
Nel corso della conferenza, Max Allegri ha tenuto a precisare una cosa: “Juventus? Siamo all’inizio ed hanno appena un punto in meno a noi. Non dobbiamo esaltarci dopo aver battuto il Napoli. Non abbiamo né vinto il campionato e né ottenuto il piazzamento in Champions. Bisogna tenere il profilo basso e lavorare.
Infine, Allegri ha parlato di Rabiot, Gabbia e non solo: “Rabiot? È cresciuto rispetto alla Juventus, è maturato molto. Gabbia? Non lo conoscevo, i giocatori finché non li alleni è difficile dare dei giudizi esterni. Ha margini di crescita, responsabile e professionale. Quando vanno in nazionale sono molto contento, vuol dire che abbiamo una rosa dal grande valore. Sono contento di avere Ricci, è cresciuto molto, anche Nkunku. L’importante è che tutti abbiano il focus sull’obiettivo. Jashari? Spero di averlo il più presto possibile. Ci vuole un mesetto, ha iniziato a lavorare sulla sabbia”.