Chiami De Sciglio, risponde Abate: il paradosso dei terzini rossoneri

Arianna Sironi è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito. Ha condotto con il vicedirettore Daniele Mariani “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel  pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).

Per un attacco che fa faville, c’è una fase difensiva da ristudiare. Lo sa bene Mister Inzaghi: dietro si trema, urge trovare un rimedio per questi ripetuti e preoccupanti scossoni. Paradossalmente, da quattro partite a questa parte, l’unico giocatore sempre positivo è stato Ignazio Abate, giocatore su cui nessuno avrebbe scommesso in estate. Tra una chiacchiera e l’altra, l’ex Torino veniva considerato dalla maggior parte dei tifosi come una pedina di scambio o tutt’al più qualcuno con cui poter far cassa per reinvestire. E se il mercato ha detto altro, a parlare in maniera chiara e decisa è lo stesso Abate, a suon di cross e buone chiusure.

Dalla parte opposta c’è Mattia De Sciglio. Per un appassionato rossonero, il giovane classe ’92 rappresenta il futuro della squadra: ex settore giovanile, classica faccia da bravo ragazzo e un destino da capitano, sulle orme di Maldini. Eppure, nonostante le più rosee aspettative, l’inizio di stagione è stato tutto tranne che promettente. Il dirottamento a sinistra, dopo aver chiuso lo scorso campionato a destra, non sembra portare ai risultati sperati. Confuso, impreciso, così disordinato in fase difensiva da non sembrare vero.

Mattia in cerca della sua posizione fissa, con quella duttilità che potrebbe essere diventata un’arma a doppio taglio. Ma anche in cerca di sè: dei suo ruolo all’interno dello spogliatoio e magari anche del suo futuro. Le avances di Ancelotti non sono un segreto, come anche le risposte d’ammirazione Real pronunciate De Sci. E chissà che il pensiero di gennaio non culli solo gli amanti della neve…

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