Un leitmotiv. Tutti, o quasi, i gol subiti dal Milan di questa stagione hanno un filo conduttore chiamato palla inattiva. Dalla Champions al Campionato, dallo Zenit all’Inter passando per l’Udinese, la Samp e l’Atalanta. Ogni calcio d’angolo รจ una potenziale occasione gol per gli avversari, le punizioni sono viste come uno spauracchio da evitare, anche quando non ci sono specialisti alla battuta. Che si marchi a zona, che si marchi a uomo, che ci sia Acerbi, oppure Mexes, il problema resta ed รจ enorme.
Se dietro si balla, il primo a tremare รจ Christian Abbiati che sembra subire psicologicamente la fragilitร dei suoi compagni di reparto. In occasione del gol subito ieri infatti la colpa รจ da dividere tra l’estremo difensore, reo di sbagliare (e non รจ la prima volta) i tempi dell’uscita, e il giovane Mattia De Sciglio che si fa scavalcare troppo facilmente dal lesto Samuel. Il bilancio, giร pesantissimo, ora recita: 8 gol subiti su calci piazzati in 9 gare ufficiali. E l’allarme continua a suonare incessantemente.
Un tallone d’Achille questo, pesantissimo, ma non nuovo per i rossoneri che giร all’epoca di Ancelotti passarono un brutto periodo con il medesimo problema. La soluzione, adottata dal tecnico del PSG, fu quella di dar man forte alla difesa grazie all’aiuto degli attaccanti. Lo stesso Allegri, fino allo scorso anno, si serviva dei centimetri di Zlatan Ibrahimovic per spazzare via i palloni pericolosi. Certo รจ che con un attacco di “piccoletti” il rimedio dovrร necessariamente essere diverso. Forse, banalemente, un po’ piรน d’attenzione toglierebbe le castagne dal fuoco.