Cassano: “Ho avuto paura, ma nessuna compassione: sono pronto! Scudetto? Solo Milan”

Gol e sorrisi, quanto ci sei mancato Antonio! Lo stesso che cinque mesi fa accusò un malore al rientro dopo la vittoria contro la Roma, lo stesso di adesso in gruppo e a disposzione, magari subito con la Fiorentina.

Da un incubo ad una favola, che Cassano ha vissuto con preoccupazione e pensieri, di smettere con il calcio ma addirittura di non farcela. Ma Cassano ce l’ha fatta e a Studio Sport ha raccontato per la prima volta la sua lunga e delicata avventura: Ho avuto paura di morire, poi ho anche pensato di smettere con il calcio. Adesso però sono pronto a tornare, magari già sabato contro la Fiorentina. Sinceramente un po’ di paura l’ho avuta soprattutto per i miei cari, per 36 ore non sono riuscito nè a parlare ne a ricordare quello che era successo, ma l’importante è che adesso sto bene. Mi hanno chiamato da tutto il mondo: dal Real Madrid a Delneri, persino Iniesta. Ho capito quanto la gente tenga a me prima di tutto come persona, adesso mi aspetto applausi da chi mi sostiene e fischi da parte di quelli a cui non sto simpatico, ma ringrazio comunque tutti per aver capito il mio problema”.

E adesso? Non voglio fare compassione a nessuno – racconta Cassano –, se sto bene vado avanti altrimenti saluto tutti e vado a casa. I miei piedi sono rimasti gli stessi, c’è però da valutare la mia forma fisica che in questi mesi è un po’ peggiorata. Sono stato curato nel miglior modo possibile, ringrazio il Presidente, Barbara Berlusconi e Galliani che nei momenti bui mi sono stati sempre vicino, ma soprattutto il dottor Tavana: se non ci fosse stato lui non so se adesso sarei qui a parlare. La cosa fondamentale per me è stato tornare a vivere, ma una grande spinta per recuperare me l’ha data Cesare Prandelli, anche lui è stato fondamentale e mi ha sempre assicurato di aspettarmi sino all’ultimo”.

Mentre sull’attualità rossonera legata alla Champions League e al campionato, Cassano ammette: Fermare Messi è impossibile, se è in forma non c’è niente da fare, però il Barcellona ha passato il turno perché è la squadra più forte; puoi batterli solo se c’è di mezzo un vulcano. Lo scudetto? Lo vince il Milan, mica siamo qui a pettinare le bambole… La Juve dice che dobbiamo sputare sangue, ma se le vinciamo tutte non possono farci niente, complimenti a loro ma vinciamo noi. Sulla vicenda del calcioscommesse ci sono rimasto male, se è vero tutto quello che si dice allora certe persone dovrebbero stare fuori dal mondo del calcio, senza mai più avvicinarsi”.

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