Cagliari: minaccia Sau-Ibarbo, male il senso tattico

Cagliari Calcio v AS Roma - Serie AMotivato dal proprio pubblico, se i rossoneri non scendessero in campo con determinazione e aggressività, il Cagliari potrebbe giocarci uno scherzo di Carnevale. La compagine di Pulga e Lopez dispone di un attacco in grado di creare pericoli. Ibarbo è in possesso di forza fisica, inclinazione nel far salire la squadra e velocità, mentre Sau è dotato di tecnica di base, intraprendenza, rapidità e senso del gol. Gli isolani presentano un centrocampo dinamico, Ekdal e Cossu sanno inserirsi con efficacia, coordinato da Daniele Conti, abile nella fase d’impostazione, di rottura e di lettura della gara. Blinda la difesa Davide Astori, prodotto del vivaio rossonero, che si distingue per potenza e doti aeree. Altro punto di forza dei sardi è Nainggolan, interno di centrocampo incline all’inserimento e all’interdizione, che oggi pomeriggio non sarà però della partita per via di una squalifica.

Filosofia di gioco: il duo Pulga-Lopez schiererà il Cagliari con un 4-3-1-2 a rombo, mirato a garantire intensità. Importante, in merito, sarà il lavoro dei centrocampisti, incaricarsi di inserirsi il più possibile. Incursioni nella nostra area verranno effettuate anche dal trequartista, che non rinuncerà però a ripiegare, in caso di necessità. Gli isolani insisteranno anche con il gioco sulle fasce. I terzini, Pisano e Murru, spingeranno con regolarità, effettueranno sovrapposizioni con gli interni della mediana e tenteranno di sfornare traversoni per le punte. Sfruttando a dovere le seconde palle causate dal lavoro sporco di Ibarbo, servito a dovere con cross e lanci in avanti ben architettati da Conti, il Cagliari potrà godere di spazi e rendersi pericoloso. Attenzione.

Lacune: in mezzo al campo, eccezion fatta per Daniele Conti, manca fosforo. Gli incontristi non brillano per senso del gioco e, di conseguenza, non effettuano appieno la fase di rottura. Spesso si spingono in avanti senza comprendere lo sviluppo dell’azione, concedendo allora azioni di rimessa. Ecco allora che, sul lungo andare, l’asse instaurato tra le mezze ali e i difensori laterali rischierà di essere interrotto. E se i terzini non capissero di dovere rimanere più bloccati, molti problemi inerenti l’equilibrio potrebbero crearsi. Agazzi, infine, non assicura affidabilità e continuità di rendimento. Capita che commetta errori sia tra i pali sia nelle uscite, non sempre è all’altezza della situazione.

Come batterli: Allegri avrà il dovere di proporre il 4-3-3, ormai nostro marchio di fabbrica, con un centrocampo imbottito di incontristi e con punte di movimento. Bisognerà vincere lo scontro in mezzo al terreno di gioco. Per l’adempimento del compito, i mediani saranno chiamati ad aspettare bassi le avanzate del Cagliari e a raddoppiare il portatore di palla avversario, per poi interdire e ripartire. Al fine di garantire equilibrio, nemmeno gli esterni d’attacco saranno esenti dalla fase di non possesso: oltre a spingere con costanza e irruenza, avranno il compito di evitare che i terzini vengano puntati con regolarità. Serviranno solidità e compattezza, in tutti i reparti. In ogni caso, nei momenti di difficoltà, si potrà a tornare a verticalizzare per il centravanti. Balotelli, infatti, sa fare salire la squadra e creare spazi per le azioni dei compagni. Con Mario in forma, anche a livello tattico, gran parte dei problemi viene risolta. E le partite più ostiche possono risultare più semplici del previsto. Quella di oggi pomeriggio, in merito, non costituirà un’eccezione…

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