Stanco, lento ed inefficace: Milan alla frutta

Arriva la prima e meritata sconfitta in campionato, nel nuovo anno, per il Milan, contro il Palermo e il solito insidioso campo del  Barbera che da 6 anni non ci sorride. Una sconfitta che riapre ancora una volta il campionato, forse in maniera decisiva e definitiva con un Milan che non c’è più, irriconoscibile e davvero deludente.

Già dal prepartita si erano percepiti segnali negativi, con Nesta che sbadigliava e Cassano e Pato che sorridevano e scherzavano come se la partita fosse già stata vinta, come se il campionato fosse già in tasca quando non lo è più, con una squadra capace di buttare via tanto e quasi tutto il suo vantaggio, senza più certezze, senza più condizione. In una partita che certo non ci ha sorriso, con gli infortuni di Jankulovski e Pato, costretti a uscire prima del tempo e obbligando Allegri a due cambi forzati.

La prestazione è stata pesantemente al di sotto delle possibilità, singolarmente si salvano in pochissimi, come collettivo non siamo mai esistiti, senza voglia, grinta e determinazione, le armi che servono per vincere. Un gol dopo 10 minuti con la ormai clamorosa  e abituale disattenzione difensiva, gol subito da Goian, al suo primo gol in serie A, dato che spiega tante cose. Il Milan non ha costruito nulla nel primo tempo salvo un’occasione con Cassano, non ha mai tirato in porta ed è stato lento e impacciato, senza idee. Resta sconcertante l’assoluta mancanza di efficacia nei primi tempi dove si butta sempre via metà partita, quasi come a farlo apposta, così per scelta.

Il secondo tempo è stato migliore ma non è servito ad aggiustare quello che si era già compromesso, si è tenuta più palla ma si è rischiato di subire il raddoppio più che agguantare il pareggio, in una serata storta, nera e davvero buia, contro una squadra che viveva un periodo di chiara difficoltà e che aveva incassato 15 gol nelle ultime 5 partite. Ridando entusiasmo alle inseguitrici, riscoprendo  tanti nostri limiti e venendo meno diversi nostri giocatori, Cassano, Pato e Seedorf su tutti.

Nulla è buttato via definitivamente, nonostante i risultati della domenica un piccolo vantaggio rimarrà e con 2 settimane di riposo si potrà fare mente locale su questo passo falso, cercando di riprendere coraggio e fiducia nei nostri mezzi, con la convinzione che si è giocato male e perso, ma forti di un primato costante e consolidato, in vista di un derby che può ridarci tranquillità ed euforia.

Impostazioni privacy