Lazio-Juve: le pagelle

Un’incredibile vittoria in quel di Roma riporta la Juventus a 4 punti da un sogno che forse, oggi, resta ancora irraggiungibile ma che, certamente, aumenta a dismisura il rammarico per una stagione davvero gettata al vento. La Lazio stessa è stata battuta due volte, così come sono state sconfitte Roma, Udinese, Inter e Milan. Tutte le formazioni che al momento stanno davanti insomma. Sono giganteschi macigni, dunque, i due punti lasciati al Catania 9 giorni fa. Sono gigantesche le colpe, dunque, di un gruppo che non ha alibi.

Ecco le pagelle di Lazio – Juventus

Buffon 6,5 Decisivo nel primo tempo quando salva su Floccari. Attento su Hernanes nel secondo. Bene così.

Motta 5 Davvero male. Non spinge praticamente mai nel primo tempo di una Juve francamente inguardabile. Timido, insicuro, è una spina nel fianco di Krasic con cui non si intende per tutta la partita. Palla corta se il serbo va in profondità, palla profonda se il serbo viene incontro. Boh…
(26 st) Salihamidzich 6,5 Sarà una pure questione linguistica, sarà la superiorità numerica, ma il vecchio “Brazo” entra e fa tutto quello che avrebbe dovuto fare Motta: sovrapposizioni per Krasic, tanta corsa e l’assist decisivo. Il jolly che ti chiude la scala.

Chiellini 6 Era al rientro e si vede. Parte male con un paio di tackle a vuoto (perfotuna!) e rischia il rigore con un intervento disperato su Floccari. Per il resto è la solita prestazione grinta e muscoli.

Barzagli 6,5 Una costante ormai. Anche stasera è il migliore della retroguardia, un pregio al quale i tifosi bianconeri stanno facendo l’abitudine. La sensazione è che sia sempre molto sicuro e pulito negli interventi cosa che, ad esempio, non si è potuta dire della stagione di Bonucci. E nemmeno di Chiellini a pensarci bene.

Grosso 6 Soffre come un dannato le incursioni di un Lichsteiner che sarà arrivato 40 volte sul fondo. Di conseguenza spinge poco ma la posizione bassissima di Pepe è più che un’attenuante.


Melo 6 Media voto tra il 5 del primo tempo e il 7 del secondo. Il solito nervoso, impreciso e distratto giocatore della prima frazione lascia spazio al grintoso e attento mediano che vorremmo sempre vedere. I piedi restano qualcosa di ben poco brasiliano, ma per quelli c’è ben poco da fare.

Aquilani 5,5 E’ assente ingiustificato per 45’ minuti. Nel secondo tempo si ripresenta e si mette a lavoricchiare. Insomma, in versione alunno svogliato di fine anno. I primi tempi non si regalano. Le sufficienze nemmeno.

Pepe 6,5 Che dire… uno dei peggiori in campo decide la gara. Il 5 si trasforma in 6,5. Il gol fa miracoli, ma d’altra parte nel calcio conta buttarla dentro. Fortunato!

Krasic 5 Per stare in tema pagelle di fine anno del serbo si può dire che ha proprio deciso di rovinarsi la media. Anche stasera, così come con Catania e Fiorentina, arriva una prestazione che lascia allibiti. Vero che giocare sulla stessa fascia di Motta metterebbe in difficoltà anche il Bruno Conti dell’82, ma da qui a non farsi vedere mai…

Del Piero 5,5 Si può dire che di questa partita, il buon Alex, ricorderà soltanto la statistica che lo ha visto raggiungere Roberto Baggio come numero di presenze. Gioca buona parte della gara con i compagni distanti in media 30-35 metri. L’uomo più vicino è Matri… e non ne tiene su una.
(47 st) Bonucci sv.

Matri 5 Che non sia serata lo capiamo al 35’ del primo tempo quando un generosissimo Lichsteiner gli serve la palla che porterebbe scandalosamente in vantaggio una squadra mai scesa in campo. Lui, buono d’animo, decide di spararla su Muslera. Episodi a parte fa sembrare Biava e Dias rispettivamente Rio Ferdinand e Vidic.
(26’ st) Toni 6 Entra nell’azione del gol con una leggerissima deviazione aerea che spiazza i difensori biancocelesti. A volte basta davvero poco.

Settore ospiti 1 Al di là di ogni rivalità, trasferta, passione e contestazione, fare cori durante il minuto di silenzio è una pratica INCIVILE. Minorati.

Simone Eterno

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