Le pagelle di Juve-Chievo. Specchio della stagione

Game Over. La stagione della Juventus si chiude con una partita che è un’impietosa fotografia di un’annata da prendere e buttare. Una squadra padrona, avanti, consapevole dei propri mezzi che in un minuto si addormenta, si fa beffare, rischia di perdere e poi di nuovo di vincere. Ne viene fuori un pareggio, qualcosa di inutile, qualcosa di astratto e troppo stupido, strano, per essere compreso. Qualcosa, insomma, che per chi deve “dare dei numeri” è anche difficile da realizzare. Valutare la prestazione complessiva? Valutare solo l’amnesia? Valutare la sfortuna? Valutare la stagione? Quel che è certo è che si è fuori dall’Europa che conta e questo, quando ti chiami Juventus, significa essere fuori da tutto ciò che è la tua storia.

Le pagelle di Juve-Chievo:

Buffon 5 Non so quanti di voi se la ricorderanno, ma l’uscita disperata su Pellissier dell’ex numero 1 al mondo mi ha portato alla mente una sua papera di gioventù. Era un Italia-Inghilterra under21, e Buffon si avventurò in acque scure per evitare un calcio d’angolo; perse palla goffamente e l’Italia subì il più “idiota” dei gol. Oggi, a 33 anni, lo stesso goffo scatto è un “amarcord regressivo”. Ah… sul gol del 2-1 è lentissimo.

Motta 5,5 Arsene Wenger, nell’ultimo quarto di finale di Coppa Campioni giocato nello storico Highbury, capì che l’unico punto debole della Juventus di Capello era Jonathan Zebina. Sul francese ci piazzo Henry e il terzino non ne vide una. Pioli, che non è Wenger, stasera capisce che si deve attaccare dalla parte di Motta… Constant, che non è Herny, fa il bello e cattivo tempo. La cosa a distanza di anni dovrebbe far riflettere.

Chiellini 5 Il ruolo del centrale è difficile. Puoi fare tutto benissimo ma, se marchi l’unico attaccante e stai immobile sul suo taglio, sei irrimediabilmente insufficiente. L’aggravante è che si era preso il gol del 2-1 da circa 30 secondi. Ah, sì… prende un palo clamoroso da zero metri. Dicasi zero metri!

Barzagli 6,5 E’ diventato una sorta di assioma: nonostante una difesa che numeri alla mano, in casa, è da serie B, risulta sempre il migliore.

Grosso 5,5 Attaccano quasi sempre dalla parte di Motta. Di conseguenza fa meno “brutta figura”. In proiezione offensiva si vede soprattutto nel finale quando la Juve è brutta, stupida e disperata. Non basta. Non basta. Non basta.


Marchisio sv Non c’è un errore. Marchisio io non lo riesco a valutare. Non fa l’interditore, non costruisce ma poi però salva un gol sulla linea di porta. Dategli il voto che vi pare. Il mio consiglio però è di far cassa con i soldi (presunti) dello United.

Aquilani 5 Per quanto la sua stagione, a mio parere, sia da salvare, i 16 milioni del Liverpool sono un furto. Dieci al massimo. Stasera nemmeno quelli.

Pepe 5,5 Mezzo voto in più rispetto ad Aquilani per essersi guadagnato il rigore. Nel primo tempo corre. Nella ripresa è un desaparecidos.

Krasic 5,5 Se non fosse per quel gol mangiato (che avrebbe chiuso la sfida… forse) stasera la sufficienza l’avrebbe presa. Non tanto per le discese sul fondo, ma perché per la prima volta in campionato torna in difesa ad aiutare Motta. E Motta, credetemi, di aiuto ne ha bisogno tanto.
(35 st) Toni 6 Entra, prende le solite botte, e rimedia un palo clamoroso. Insomma almeno ci prova.

Del Piero 6 Un grande assist per Matri e il solito rigore trasformato con l’infinita freddezza che l’ha sempre contraddistinto. Niente di più. Lampi di classe insomma che ancora scrollando dal torpore un maratoneta che, a furia di andare con lo zoppo, sta imparando a zoppicare.

Matri 6,5 Stasera in versione David Trezeguet. Non tocca palla mai e alla prima la butta dentro. Insomma un vero attaccante. Sempre più convinto che, in una squadra “che gioca a calcio”, possa essere un ottimo elemento.

Delneri 4 Voi in 36 partite avete capito qual è il suo modulo? Se è il 4-4-2 con il voto siamo stati anche troppo generosi. Avete capito quali sono i titolari? Alla Juventus gli infortuni non possono essere una scusante. Una cosa abbiamo capito, ed è la peggiore delle aggravanti: il mister, in un anno, è stato totalmente incapace di trasmettere alla squadra una mentalità. Ed è con quella, spesso, che si vincono le partite.

Simone Eterno

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