Toccata e fuga, Didac Vilà torna alla base?

Esordio a Udine, prima e forse unica apparizione di Didac Vilà in rossonero. Un acquisto fatto in fretta verso la fine dello scorso mercato invernale, un giocatore acerbo e che non ha mai convinto Allegri, che gli ha concesso una possibilità soltanto a campionato praticamente concluso e in cui il Milan non si giocava più nulla. Ora dopo alcuni mesi passati in anonimato, Vilà è pronto a cambiare aria, scelta coraggiosa ma corretta per il suo futuro.

La sua acquisizione non aveva destato particolare interesse ed entusiasmo, sembrava corettamente una scommessa non troppo costosa, che però non ha pagato. Fino a poco tempo fa non si pensava ad un suo addio a stagione conclusa, nonostante il suo utilizzo con il contagocce. Mino Raiola, suo procuratore, ha però rilasciato dichiarazioni severe e decise sul futuro del terzino spagnolo e il giocatore stesso ha ringraziato pubblicamente società e squadra per la bella esperienza trascorsa. Parole chiare che somigliano molto ad una definitva separazione.

La prestazione del Friuli di Didac Vilà è sembrata piuttosto positiva, ci si aspettava probabilmente di meno. Voglia, corsa e buona tecnica; posizione e fase difensiva invece ancora da migliorare. Un buon esordio, una prova abbastanza convincente che poteva rappresentare la base per restare e proseguire la carriera al Milan. Verosimilmente non sarà così, vista la grande voglia e ferma intenzione da parte dell’Espanyol di riportarlo a casa, laddove è calcisticamente cresciuto.

La sua crescita proseguirà quindi altrove, a meno di improvvisi cambiamenti. Dispiace averlo visto davvero poco, forse qualche chance in più la meritava. Con l’arrivo di Taiwo il suo ruolo nel Milan diventerebbe ancor più defilato e di minore importanza, giusto che lui e il diavolo pensino ad altro.

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