#7 – Non si sta come d’autunno…

Piovoso e freddo sabato pomeriggio d’autunno. È il 20 novembre. Harry Potter sta impazzando sugli schermi di tutta Italia. Il mago del Milan, che tutto ciò che tocca trasforma in 3 punti, in questo periodo è l’alto, scorbutico e micidiale Zlatan Ibrahimovic. Sulle ali dell’entusiasmo per il derby vinto, gli uomini di Allegri affrontano la Fiorentina, molto attardata nelle prime 12 giornate, ma mai da sottovalutare. Partita difficile, risolta ovviamente con un incantesimo del nostro Harry Potter: traversone di Ambro a spiovere nell’area, Ibra addomestica e si esibisce in una rovesciata. 1-0, gol più bello dello svedese in questa stagione. Milan sempre più al comando, Fiorentina sempre più nei guai.

3 giorni dopo ad Auxerre il Milan trova la qualificazione anticipata agli ottavi di Champions. 2-0 con reti di Ibrahimovic e Ronaldinho, entrato al posto dello svedese per giocare gli ultimi 8 minuti. La sensazione immediata è che con questo gol sarà dura tenere tanto fuori dalla mischia il numero 80. E invece il divorzio è dietro l’angolo.

Il 27 novembre il Milan è di scena al Marassi. Finisce 1-1 e non è un mezzo passo falso. Anche se la Samp finirà retrocessa, quella autunnale era un’altra squadra, dedita al gioco e alla vittoria. Le reti sono di Robinho (prima marcatura per lui in serie A) nel primo tempo e di Pazzini nel secondo.  Sabato 4 e domenica 12 dicembre si verificano due partite fotocopia, per la gioia dei tifosi presenti allo stadio, perché sono due vittorie entusiasmanti. 3-0 al Brescia: Robinho, Boateng (primo gol anche per lui) e Ibra, tutto nella prima mezzora. E 3-0 al Bologna nella sua tana, con gli stessi marcatori e la stessa sequenza. Solo che questa volta il risultato matura in 60 minuti netti, invece che in 30. Durante la settimana però pessima passerella dei nostri a San Siro per l’ultima del girone di Champions. L’Ajax, che cerca la qualificazione in Europa League, vince 2-0. Dinho, titolare dal primo minuto, è evanescente e butta al vento l’ultima occasione.

Sabato 18 è l’ultima partita dell’anno domini 2010. Il Milan incappa nella terza sconfitta in campionato, la seconda in casa dopo la Juventus. Storicamente negli ultimi anni il Milan ha sempre sofferto la partita prenatalizia. Infatti passa la Roma, approfittando di un Milan stanco e lezioso e del gol dell’ex, che fa più male di altri gol dell’ex. Borriello d’altronde non è stato ancora dimenticato sugli spalti di San Siro. E poi questo è il gol della vittoria. 1-0, panettone amaro. Per Ronaldinho, entrato all’85°, l’ultima presenza nel Milan.

C’è però di che consolarsi, perché il Milan va in vacanza capolista. Chi l’avrebbe mai detto solo 3 mesi fa? E gli avversari faticano comunque a tenere il passo dei rossoneri: la Juve sembra non trovare la quadratura del cerchio come l’anno prima, la Roma difficilmente ripeterà la rimonta storica della primavera 2010 mentre Lazio e Napoli non hanno i numeri per lo scudetto. Preoccupa solo l’Inter neocampione del mondo, ma i punti virtuali e reali da recuperare sono tanti.

Ci si rivede a Cagliari nel giorno dell’Epifania, senza Ibra, diffidato con la Roma e ammonito.

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di Matteo Tamburini

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