Paloschino, tra il Piemonte e Firenze

Appena rientrato dall’avventura di Genova, Alberto Paloschi pare ancora in partenza. Il futuro dell’attaccante bresciano è legato ancora una volta a quello del suo idolo, Pippo Inzaghi. Il Milan infatti, prima di portarlo definitivamente in prima squadra per fargli fare il salto di qualità, vorrebbe aspettare ancora un anno e fargli prendere il posto proprio dell’eroe di Atene 2007. Un ruolo che a Paloschi piace, la sua volontà è questa. Il bisogno di giocare e la voglia di mettersi in mostro aprono però le porte a nuove strade: Fiorentina e Torino su tutte.

Ma non solo. Il bomber dell’Under 21 di Ciro Ferrara, punta di diamante della nazionale, con la quale ha realizzato 7 gol in 17 partite, è anche ricercato della neo promossa Novara. La squadra allenata da Tesser infatti, grazie al nuovo direttore sportivo Pederzoli, ex pedina del settore giovanile rossonero, punta molto sulle promesse di casa Milan, tant’è che oltre al celebrato Paloschi si fanno anche i nomi di Strasser, De Vito e Verdi.

Fiorentina o Torino. Paloschi preferirebbe la serie A, quindi Firenze, vetrina più prestigiosa per mettersi in luce. L’avventura in granata infatti, dove avrebbe il posto garantito, non lo convince soprattutto per le acqua molto agitate in cui naviga ancora la società piemontese. Una possibile partenza di Gilardino e l’approdo a Firenze sembrano il possibile scenario per questo Paloschi che, quel 18 febbraio 2008 in quel memorabile Milan-Siena, dopo soli 18” fece esplodere San Siro.

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