#8 – I gioiellini di gennaio

Da tempo immemore non si ricordava un mercato di riparazione così. Il Milan risale in cattedra e dà a tutti un’altra grande lezione: di stile, di tecnica, di acume.

Il nuovo arrivato che più fa scalpore è Antonio Cassano. La notizia del trasferimento arriva pochi giorni prima di Natale, ed è l’unica che addolcisce il panettone, reso pesante dalla sconfitta interna con la Roma ad opera dell’ex-Borriello e per l’inaspettato quanto antipatico trasferimento di Leonardo alla Pinetina.

Cassano è un grande colpo perché è il giocatore con maggiore talento che l’Italia abbia, perché la nazionale del futuro ruoterà attorno a lui, perché arriva a soli 5 milioni da versare al Real Madrid. Il cartellino in realtà costerebbe 15, ma gli altri 10 milioni sono pagati in parti eguali dal giocatore e dalla Sampdoria. Nella conferenza stampa di presentazione di metà gennaio Cassano rivela di non avere avuto dubbi nel decidere in che squadra andare: “Andiamo al Milan, non esiste altra possibilità”. I giornali si chiedono se si integrerà nella vita quotidiana di Milanello, fatta di regole e di rispetto, soprattutto nei confronti dei senatori. Questa per lui rappresenta l’ultima occasione per diventare davvero grande. Non può gettarla al vento. Fa quindi tristezza vederlo 5 mesi dopo ancora citato negli affari del calciomercato. In ogni caso Fantantonio si appiccica il numero 99, e nelle prime partite si accomoda in panchina, pronto a subentrare ed in attesa di recuperare la forma fisica (a Bogliasco, quartier generale della Samp, era stato parcheggiato da fine ottobre!).

In gennaio arrivano altri due nuovi innesti, entrambi olandesi. Un navigato mediano, che porrà la sua firma indelebile sullo scudetto, e un giovane di ottime speranze.

Mark Van Bommel è arrivato a titolo gratuito dal Bayern Monaco. Contratto fino al 30 giugno 2011, puntualmente prolungato poche settimane fa di 12 mesi. Si sceglie il 4 in onore di Demetrio Albertini, con cui giocò nel 2005 nel Barcellona. Il giorno dopo è già in campo per i quarti di Coppa Italia. Il mediano olandese non doveva dimostrare nulla, ma ha comunque stupito. Per come si è integrato, e per come non ha fatto rimpiangere l’infortunato Andrea Pirlo. Sia chiaro, Pirlo è più forte di Van Bommel, ma la linea a 3 Gattuso, Van Bommel, Seedorf (o Flamini, o Boateng o Ambrosini) ha funzionato a meraviglia. Tanta sostanza, d’altronde alla classe ci pensano i solisti in prima fila (e anche Seedorf).

Urby Emanuelson, 24 anni, proviene dall’Ajax ed è costato 1 milione e 700mila euro. È arrivato acerbo, ma 5 mesi dopo su di lui si dipanano prospettive luminose. Per il Milan del futuro un giocatore con le sue caratteristiche tecniche e fisiche servirà, eccome.

Anche grazie a questa piccola opera made in via Turati, il Milan ha potuto lo scorso 7 maggio conquistare il 18° scudetto della sua storia. E salutare il succitato Leonardo dall’alto al basso. D’altronde le vacanze estive sono sempre migliori delle vacanze di Natale.

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di Matteo Tamburini

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