Roma, la rifondazione parte da Luis

 


 

Che nell’ambiente romano ci fosse bisogno di un cambiamento radicale lo si era capito già a fine maggio dell’anno scorso, quando una squadra stanca di arrivare seconda ogni anno si ritrovava alle spalle una società che aveva difficoltà ad investire anche solo dieci milioni di euro per acquistare Burdisso, lo si era capito dalle facce scontente e disilluse dei tifosi romanisti, delusi da una dirigenza che aveva promesso tanto ma che poco poteva dare ed ha dato. La prima ventata di aria nuova è però finalmente arrivata quest’anno che ai più esterni dall’ambiente romano può sembrare un anno fallimentare e triste, ma che invece è l’anno di quel cambiamento necessario ed indispensabile in tutte le cose che non vanno; il cambiamento dirigenziale è arrivato finalmente, i tifosi della lupa possono tornare a sognare. Non è solo il cambiamento dirigenziale che li farà sognare, ma anche l’arrivo di un tecnico che promette spettacolo e gioco offensivo che tanto mancano al nostro campionato e che il solo crociato Leonardo ha avuto il coraggio di importare nel nostro calcio. L’avvento di Luis Enrique alla Roma poi porterebbe Bojan Krkic e non solo: il tecnico vorrebbe farsi seguire da almeno un paio di giocatori del Barcellona “B” che ha guidato nell’ultima stagione. I suoi pupilli sarebbero il terzino sinistro Montoya, che ha già debuttato in prima squadra, e il centrocampista Romeu. Tenetevi pronti allora tifosi romanisti perchè quest’anno all’Olimpico di certo non mancherà lo spettacolo, o almeno, si spera.

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