Dolcetti e la nuova “Generazione Milan”

A pochi giorni dall’investitura ufficiale fatta dal responsabile del Settore Giovanile Filippo Galli, il nuovo allenatore della Primavera Aldo Dolcetti ha rilasciato un’intervista esclusiva al sito ufficiale del Milan. Dopo sei mesi alla guida del progetto “Generazione Milan”, un programma di sviluppo delle capacità dei singoli calciatori, il nuovo tecnico rossonero si dice pronto ed entusiasta per la nuova avventura: “La prima esperienza in Italia alla guida di una formazione è stata nel 2008 alla Spal in Prima Divisione. Disputammo una grande stagione, in cui sfiorammo per un solo punto la possibilità di giocare i play off per la promozione, mentre l’anno successivo è stato meno positivo e a dicembre ho terminato la mia avventura. Da quel momento ho iniziato un percorso personale di studio e conoscenza dei settori giovanili che mi ha portato a gennaio di quest’anno al Milan su chiamata di Galli e Pederzoli”.

Su “Generazione Milan”, spiega: “E’ un programma di sviluppo delle capacità individuali dei singoli calciatori attraverso programmi specifici che si affiancano a quelli della squadra portati avanti dall’allenatore. Si tratta di creare un percorso mirato dal punto di vista tecnico, fisico e psicologico per formare giocatori pronti per il salto nel calcio professionistico. E’ un progetto vasto, affascinante, che coinvolge tutto il settore giovanile: abbiamo avviato molti programmi che verranno portati avanti nei prossimi mesi“.

Sul suo nuovo incarico nella famiglia rossonera: “E’ stata una chiamata accolta con un po’ di sorpresa, molto entusiasmo e fin da subito è stato chiaro il significato di questa chiamata, un significato di grande prestigio, che si unisce  alla responsabilità di raggiungere gli obiettivi che la Società si aspetta: crescere ragazzi che siano uomini e calciatori abili. Abili nel pensare e nel gestire le situazioni dentro e fuori dal campo. La volontà è quella sviluppare un gioco propositivo e di qualità cercando sempre la vittoria perché il risultato è la certificazione della crescita individuale di tutti i componenti della squadra. Credo che negli ultimi due anni la Primavera abbia fatto cose molte positive. L’obiettivo è quello di seguire il percorso tracciato cercando di migliorare tutto quello che è migliorabile“.

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