Messico senza parole, Quagliarella abbatte i Chivas

La Juventus chiude con un’altra vittoria sul terreno di Raleigh (North Carolina) la sua tourneè oltreoceano, superando di misura la seconda sfida in pochi giorni al calcio messicano; stavolta l’1-0 affonda i Chivas di Guadalajara.
Rispetto alla vittoria di New York col Club America, Conte adotta un massiccio turnover. A difesa dei pali c’è Storari coperto dalla coppia centrale Barzagli-Bonucci, con Motta e Ziegler esterni. In mediana rifiata Andrea Pirlo, così si rivede Pazienza affiancato dal confermato Marchisio. Le ali sono Pepe sulla destra e l’eroe della Grande Mela Pasquato sulla sinistra, mentre in avanti trova spazio il tandem Toni-Quagliarella.
Las Chivas (letteralmente “le capre”), si presentano sulla carta con un 4-3-3 che durante il match si rivela piuttosto un 4-5-1, con Arellano lasciato là davanti a sgomitare mentre gli esterni d’attacco Fabian e Medina, dopo un inizio promettente, tendono più a rimpolpare il centrocampo che ad offendere la retroguardia bianconera.


LA CRONACA: Partono appunto meglio i messicani che al 4′ costruiscono premesse pericolose in area juventina. Medina a sinistra fa soffrire Motta, azione personale e scarico per Fabian che mette i brividi a Storari calciando a fil di palo da buona posizione. Ben presto però questo inizio sprint si rivela un fuoco di paglia, con la Juve che prende in mano le redini del gioco, e alla prima vera chance sblocca il risultato: scocca il minuto 11 quando Quagliarella, favorito da un clamoroso svarione di Baez, fulmina Michel Vergara dal limite con un destro radente sul secondo palo. La squadra di Conte preme ancora e al 21′ va vicina al raddoppio dopo una bella combinazione Toni-Quagliarella. Il tecnico bianconero richiama a gran voce Pepe e Pasquato, non soddisfatto dei loro cross, anche se proprio l’esterno romano rischia di chiudere con successo la più bella azione del primo tempo: è il 24′ quando Quagliarella con un corridoio di 40 metri sorprende i messicani, il taglio di Pepe è perfetto ma la palla un pizzico fuori giri impedisce all’ex Udinese il tocco pulito su Vergara, che si salva in uscita disperata al limite dell’area. Dopo una decina di minuti senza emozioni, al 35′ è ancora Pepe a rendersi pericoloso con un bel dribbling a rientrare dal fondo, ma il suo sinistro non impensierisce Vergara, spegnendosi sull’esterno della rete. Il monologo bianconero viene interrotto a fine primo tempo dalla sventola di Ponce dai 30 metri, con Storari costretto ad alzare di pugno in corner.
Nella ripresa la luce l’accende subito Pasquato che al 4′ rientra sul destro e scarica dai 25 metri, Vergara si distende mettendo in corner. E’ l’unico vero lampo del gioiellino uscito dalla “cantera” bianconera, perchè 5 minuti dopo Conte cambia Pepe oltre all’ex Modena, inserendo Krasic e Immobile. Girandola che prosegue dopo un paio di minuti con la staffetta Marchisio-Pirlo. Al 24′ altra massiccia dose di cambi operata da Conte, con l’ingresso di Chiellini, Marrone, Matri, Grygera e dell’acclamatissimo Alex Del Piero. Per intendersi, dell’undici di partenza restano in campo solo Storari, Barzagli e Ziegler.
Nonostante i cambi non accade nulla fino al 35′, quando i Chivas costruiscono la palla gol più nitida della loro gara. Mora, uno dei neo-entrati biancorossi, scheggia il palo alla destra di un sorpreso Storari con un sinistro magistrale su punizione dai 30 metri. Passano 2 minuti ed è un’altra punizione, stavolta di Del Piero, ad impegnare in corner il portiere messicano. Le emozioni finiscono qui, la Juventus gestisce il vantaggio fino al triplice fischio, portando a casa un successo che non entusiasma, ma che sicuramente fa guardare con fiducia al futuro, in attesa degli innesti tanto invocati da Conte.

Emilio Ripari

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