Il presidente alza la voce. Agnelli e la Juve vogliono giustizia!

Andrea Agnelli si è fatto sentire.

Ieri il presidente della Juventus ha convocato a Roma una conferenza stampa nel quale ha illustrato le prossime mosse della società per ricevere giustizia dopo che lo scorso luglio la FIGC ha dichiarato di non essere competente nella decisione di revoca dello scudetto dell’Inter.

Alla conferenza stampa oltre al numero uno bianconero erano presenti: il coordinatore legale bianconero l’avv. Michele Briamonte, l’avvocato Luigi Chiappero e il dott. Pasquale Landi docente di diritto amministrativo dell’Università di Roma.

Quindi stavolta Agnelli è sceso in campo con i rinforzi ed in modo chiaro e diretto. Ha sempre ribadito di aver sete di giustizia,e la Juventus deve esser ripagata di tutto, si spazia dagli scudetti del 2005 e 2006 fino ad arrivare ai comportamenti ambigui del 2011.

Una frase ricorrente è quella degli scudetti immacolati, Andrea Agnelli li ha ribattezzati gli scudetti dei prescritti, velatamente riferendosi alla squadra neroazzurra. Infatti il patron Moratti dell’Inter ha subito risposto invitando alla calma il presidente bianconero, perché per lui è già una vittoria la decisione a non decidere presa lo scorso luglio da Abete ed entourage FIGC. Proprio quest’ultimo rispetta la scelta e linea della Juventus, senza ribadire polemiche.

Ora l’attacco della Vecchia Signora sarà concreto e senza ostacoli, un  percorso duro e lungo al quale la famiglia bianconera tutta unita non voleva arrivare e sperava in un giusto comportamento equo da parte degli organi decisionali e competenti.


L’avv. Briamonte in maniera decisa dice: “Si ricorrerà in tutti i gradi della giustizia sportiva, e se non dovesse bastare si arriverà anche a quella togata, ovvero TAR e consiglio di stato.

Insomma sembra che la nuova dirigenza ormai guidata da un Agnelli sia diretta verso la verità di quel famoso “calciopoli” o fate voi “farsopoli” che ha gettato fango su una delle più grandi società italiane. Il ricorso della società di corso Galileo Ferraris  prevede anche il risarcimento danni, ad oggi ancora inquantificabile, e soprattutto mira a togliere quegli scudetti “innocenti” all’Inter, società sempre dichiaratasi tale e pulita, mentre si scopre solo nel 2011 che invece di esser tranquilla era solo una “prescritta”, ovvero anch’essa colpevole del sistema del giuoco calcio italiano dell’epoca.

Tutti i tifosi juventini ora dovrebbero esser contenti e soprattutto pazienti, perché la lunga guerra alla giustizia è appena cominciata, si continuerà per molto tempo, si cambieranno scenari e campi da gioco ma la fede bianconera è pur sempre quella fiduciosa e vincente, perciò non rimane che aspettare il verdetto tanto sperato.

 

Carlo Carillo

 

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