Da patròn a (ri)presidente: ecco cosa cambia

Le imminenti dimissioni di Silvio Berlusconi, dalla carica di Presidente del Consiglio, aprono ovviamente nuovi scenari in casa Milan. La fase in cui Adriano Galliani era divenuto il nostro punto di riferimento, per qualsiasi genere di notizia riguardante la prima squadra di Milano, potrebbe infatti terminare da un momento all’altro. Il nostro amministratore delegato non verrà affatto accantonato, sia chiaro. Ma il ritorno in società, a tempo pieno, dell’uomo che ha risollevato il Milan dalla situazione più critica della sua storia recente avrà un peso non indifferente.

 Proprio così. Se, nel corso degli ultimi anni, pur costretto a subordinare il Milan alla politica, Berlusconi era riuscito a prendere decisioni a tutti gli effetti vincenti, esonero di Leonardo docet, immaginiamoci cosa potrà fare adesso. Che dire, signori, il Milan di Berlusconi è ufficialmente tornato. Quando il nostro Presidente varcherà i cancelli di Milanello, dispenserà consigli alla squadra e all’allenatore, o assisterà, in diretta dallo stadio, magari anche in occasione delle trasferte, alle gesta dei nostri ragazzi, non bisognerà più parlare di miracoli. Il tutto tornerà ad essere la normalità. Massimo beneficio ne trarrà inoltre, in primis, la fase amministrativa, che verrà scrupolosamente analizzata passo dopo passo. Già, perché il bilancio sarà sempre posto in primissimo piano.

Collegato al bilancio sarà il discorso mercato. Il nostro numero 1 tornerà a presenziare qualsiasi tipo di summit. Con Galliani, si metteranno a punto le migliori strategie da adottare. La voglia di investire c’è. Se non ci fosse stata, Berlusconi avrebbe già ceduto la società. Ma  nessuno si illuda. Non è che Berlusconi abbia in mente di fare follie. I fasti del trio olandese sono lontani, anzi, lontanissimi. E tali resteranno: sarà quindi assolutamente proibito sognare Messi o Cristiano Ronaldo. Si ambirà a grandi colpi, questo è certo, in grado però di costituire, prima di tutto, ottimi affari. Quanto accadrà a gennaio ne sarà l’esempio. In ogni operazione, la nostra arma migliore sarà la diplomazia della ritrovata coppia, Berlusconi & Galliani. Come dimostrato nel passato più recente, per continuare a vincere, servono infatti campagne acquisti semplicemente mirate, costituite da effettivi utili alla causa e funzionali al progetto tattico dell’allenatore.

Grandi acquisti low cost, uniti ad eccezioni che confermino la regola. E'(e sarà) questa la nostra politica. In ogni caso, sempre che mai ci abbia lasciati… Bentornato, Presidente!!!

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